Cartolarizzazione nel calcio: dalla Lazio a Banca Sistema 2025

La cartolarizzazione nel calcio italiano ha attraversato un’evoluzione significativa dagli inizi degli anni Duemila fino a oggi, diventando uno strumento sempre più sofisticato per la gestione finanziaria dei club. Nel 2001, la Società Sportiva Lazio fu il primo club italiano a introdurre questa pratica nel settore calcistico. All’epoca, l’operazione riguardava la conversione dei crediti futuri legati ai diritti televisivi in obbligazioni, attraverso una società veicolo. L’obiettivo era chiaro: ottenere liquidità immediata senza ricorrere ad ulteriore indebitamento bancario. In un momento di tensione finanziaria, questa mossa rappresentò una svolta che permise alla Lazio di far fronte agli impegni di bilancio e pianificare con maggiore flessibilità. Da quel momento, la cartolarizzazione ha continuato a ritagliarsi uno spazio sempre più rilevante all’interno della finanza sportiva, fino a raggiungere una nuova tappa fondamentale nel 2025. Banca Sistema, in partnership con ElevenPoint S...

Investire in BTP conviene?



Innanzitutto, ad uso e consumo di chi non è a conoscenza di cosa siano i BTP, possiamo dire che i Buoni del Tesoro Poliennali (BTP, appunto) sono titoli di credito a medio-lungo termine emessi dal Tesoro con scadenza pari a 3, 5, 7, 10, 15 e 30 anni. L’investitore riceve durante la vita dell’obbligazione un flusso cedolare costante ed alla scadenza una somma di denaro pari al valore nominale dei titoli posseduti. Quindi, a differenza dei Bot (Buoni Ordinari del Tesoro), in cui il profitto per l’investitore è dato dalla differenza tra prezzo di acquisto (o di emissione) e prezzo di rimborso, in questo caso vi è anche la remunerazione connessa con le cedole. Le cedole sono solitamente predefinite in misura fissa ed hanno cadenza semestrale; il tasso di interesse è fissato al momento dell’emissione, di conseguenza l’ammontare delle cedole resta costante per tutta la vita del titolo di credito. I BTP vengono emessi tramite asta circa una volta al mese, e possono essere sottoscritti per un valore nominale minimo di 1000 euro o un multiplo di esso.

Ma conviene veramente investire i propri risparmi in BTP?

Al momento, la risposta è assolutamente si. In particolare i BTP a 5 e 30 anni stanno facendo registrare rendimenti in costante ascesa. Ad esempio i BTP quinquennali con scadenza al 15/04/2012 sono stati collocati con un rendimento lordo, semplice del 4,61% (+0,33 centesimi). Il trend favorevole ha anche investito i BTP trentennali, con scadenza al 01/02/2037, collocati nientemeno che al 5,12% (con un incremento netto di 0,40 centesimi).

Gli investitori più attenti non si sono lasciati sfuggire questa ghiotta occasione. La domanda, infatti, ha nettamente superato l'offerta, di circa 1,1 miliardi di euro per i BTP quinquennali e di corca 700 milioni di euro per i BTP trentennali.

Con riferimento ai BTP quinquennali, vi è poi da registrare il record assoluto di rendimento dal 2002 ad oggi per ciò che attiene il prezzo di aggiudicazione (97,58) ed il prezzo di esclusione (95,658). Per queste emissioni il regolamento sarà fissato il prossimo 18 giugno 2007.

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