Il paradosso degli affitti brevi in Italia: una crisi pilotata

Affitti brevi in Italia: tra nuove norme, crisi del settore e impatti sulla proprietà privata Negli ultimi anni, il settore degli affitti brevi in Italia ha vissuto una trasformazione significativa, passando da una crescita esponenziale a una fase di contrazione e incertezza. Le nuove normative introdotte nel 2025 hanno portato a un cambiamento radicale, con conseguenze che stanno facendo discutere. Se da un lato queste regole mirano a contrastare l’abusivismo e a regolamentare un mercato in forte espansione, dall’altro hanno sollevato preoccupazioni per il loro impatto su piccoli proprietari, posti di lavoro e il diritto alla proprietà privata. Un settore in evoluzione: dati pre e post pandemia Prima della pandemia, il mercato degli affitti brevi in Italia era in piena espansione, con piattaforme come Airbnb , Booking.com , Expedia e TripAdvisor che dominavano il settore. Nel 2019, si contavano oltre 642.300 unità abitative attive su Airbnb, un numero che rappresentava una crescita ...

Investire in BTP conviene?



Innanzitutto, ad uso e consumo di chi non è a conoscenza di cosa siano i BTP, possiamo dire che i Buoni del Tesoro Poliennali (BTP, appunto) sono titoli di credito a medio-lungo termine emessi dal Tesoro con scadenza pari a 3, 5, 7, 10, 15 e 30 anni. L’investitore riceve durante la vita dell’obbligazione un flusso cedolare costante ed alla scadenza una somma di denaro pari al valore nominale dei titoli posseduti. Quindi, a differenza dei Bot (Buoni Ordinari del Tesoro), in cui il profitto per l’investitore è dato dalla differenza tra prezzo di acquisto (o di emissione) e prezzo di rimborso, in questo caso vi è anche la remunerazione connessa con le cedole. Le cedole sono solitamente predefinite in misura fissa ed hanno cadenza semestrale; il tasso di interesse è fissato al momento dell’emissione, di conseguenza l’ammontare delle cedole resta costante per tutta la vita del titolo di credito. I BTP vengono emessi tramite asta circa una volta al mese, e possono essere sottoscritti per un valore nominale minimo di 1000 euro o un multiplo di esso.

Ma conviene veramente investire i propri risparmi in BTP?

Al momento, la risposta è assolutamente si. In particolare i BTP a 5 e 30 anni stanno facendo registrare rendimenti in costante ascesa. Ad esempio i BTP quinquennali con scadenza al 15/04/2012 sono stati collocati con un rendimento lordo, semplice del 4,61% (+0,33 centesimi). Il trend favorevole ha anche investito i BTP trentennali, con scadenza al 01/02/2037, collocati nientemeno che al 5,12% (con un incremento netto di 0,40 centesimi).

Gli investitori più attenti non si sono lasciati sfuggire questa ghiotta occasione. La domanda, infatti, ha nettamente superato l'offerta, di circa 1,1 miliardi di euro per i BTP quinquennali e di corca 700 milioni di euro per i BTP trentennali.

Con riferimento ai BTP quinquennali, vi è poi da registrare il record assoluto di rendimento dal 2002 ad oggi per ciò che attiene il prezzo di aggiudicazione (97,58) ed il prezzo di esclusione (95,658). Per queste emissioni il regolamento sarà fissato il prossimo 18 giugno 2007.

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