
Il valore sul quale si devono applicare le aliquote Irpef è la cosiddetta base imponibile. Per calcolarla, è necessario sommare i redditi conseguiti e sottrarre le perdite maturate in anni precedenti e derivanti da attività di impresa o di lavoro autonomo, gli oneri deducibili (ad esempio il reddito della prima casa), la deduzione denominata no-tax area e le deduzioni per oneri di famiglia.
In merito agli aspetti fiscali, una volta calcolata l'imposta lorda, da essa vanno sottratti i cosiddetti oneri detraibili (ad esempio gli interessi passivi); la differenza costituisce quella che sarà l'imposta netta da versare all'Erario.
La detrazione che si può operare con riferimento agli interessi e agli altri oneri derivanti da un mutuo si calcola applicando al valore degli interessi la percentuale del 19%.
Da notare:
- Gli interessi e gli altri oneri derivanti da un mutuo danno diritto alla detrazione solamente se si tratta di interessi e di altri oneri derivanti da mutui ipotecari;
- Vi sono regole diverse a seconda del tipo di fabbricato per il quale il mutuo è stato contratto e dell'anno di stipula (è, pertanto, necessario distinguere l'abitazione principale, quelle secondarie e gli altri fabbricati non abitativi);
- Per i mutui stipulati dopo il 1993, la detrazione è ammessa solo se si tratta di mutui stipulati per l'acquisto dell'abitazione principale.