lunedì 3 dicembre 2012

Come scegliere il fondo di investimento più adatto alle proprie esigenze?

Il punto di partenza può essere, una volta individuato il proprio profilo rischio-rendimento e le diverse tipologie di fondi più adeguati a soddisfarlo, considerare per ogni tipologia tutti i fondi a questa appartenenti, in modo da avere un campione significativo. A questo punto, si osservano i relativi rendimenti, tenendo bene a mente, però, che i rendimenti vanno sempre corretti per il rischio sopportato dal fondo. Per cui, nell'ambito della stessa categoria, la scelta non necessariamente deve ricadere sul fondo che ha reso di più, ma su quello che, nel predefinito orizzonte temporale di investimento, ha conseguito il rendimento più elevato a parità di rischio o il rischio minore a parità di rendimento. Se confrontiamo, ad esempio, due fondi azionari che investono sul mercato italiano, non è detto che il fondo con il rendimento più elevato sia in assoluto il migliore. É possibile, infatti, che questo fondo abbia assunto rischi maggiori, cioè abbia una volatilità superiore. Una misura approssimativa del rendimento corretto per il rischio può essere desunta proprio considerando come varia nel tempo il valore della quota del fondo. Fissato un adeguato orizzonte temporale di investimento, l'investitore non dovrebbe considerare esclusivamente la variazione percentuale del rendimento del fondo ma anche la frequenza e l'ampiezza dell'oscillazione del valore della quota. Un altro parametro per valutare il rendimento di un fondo è verificare l'andamento del mercato di riferimento attraverso il benchmark. La valutazione del rendimento del fondo, infatti, deve avvenire non in modo assoluto ma relativo. Fissato un adeguato orizzonte temporale, i termini del confronto devono essere l'andamento del mercato di riferimento e i fondi che abbiano un analogo profilo di rischio rendimento. Questa valutazione va effettuata sia in fase di selezione dei fondi da acquistare, sia durante l'investimento, per valutare se permangono i presupposti che hanno determinato la scelta dei fondi stessi. A oggi, per fare degli esempi concreti, dall'inizio dell'anno i fondi che hanno ottenuto un ritorno migliore, nell'ordine del 10% circa, sono quelli specializzati in titoli di Stato dell'Unione europea e quelli specializzati nei Bond del Tesoro americano. Un risultato particolare, frutto del rafforzamento della valuta americana rispetto a quella europea. E dando uno sguardo agli azionari americani c'è da rallegrarsi, dato che in molti hanno raggiunto performance a doppia cifra, fino a toccare quota 18%. Del resto, l'S&P 500 da gennaio a ottobre è salito del 13,18% ma a un anno è cresciuto del 31,40%. Ma il 20% si poteva guadagnare anche puntando sui migliori gestori specializzati sui listini del Vecchio Continente, che in media sono saliti di poco meno del 6% circa. Mentre puntando su prodotti affidati a esperti dell'investimento in corporate bond, le obbligazioni delle aziende euro che da molti mesi vengono guardate dal mercato come alternativa all'investimento nei titoli di Stato sotto pressione, si poteva spuntare fino al 17% con i primi della classe e il 7% con la media di tutta la categoria. Performance senza dubbio interessanti, molto legate alla criticità dei mercati. Questi numeri, infatti, rappresentano la somma di due periodi opposti: uno relativamente roseo, compreso tra gennaio e marzo 2012, e uno molto più complesso, quello che arriva fino a oggi. Ma se si volesse fare una media, i risultati delle principali categorie di fondi tra il 30 giugno e il 30 novembre 2011, i sei mesi in cui la crisi del debito sovrano è esplosa in tutta la sua virulenza, si troverebbe inevitabilmente una marea di segni meno (dal -0,61% degli azionari America fino al -21% di Piazza Affari, maglia nera della crisi) e pochissimi segni positivi: quelli dei bond internazionali, Usa e dei paesi emergenti.
Share/Save/Bookmark

Disclaimer

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicità, pertanto, non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. Gli autori non ha nno alcuna responsabilità per quanto riguarda i siti ai quali è possibile accedere tramite i collegamenti posti all'interno del sito stesso, forniti come semplice servizio. Il fatto che il blog fornisca questi collegamenti non implica l'approvazione dei siti stessi, sulla cui qualità, contenuti e grafica è declinata ogni responsabilità. Gli autori non sono responsabili per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ad ogni post, i commenti ritenuti offensivi, di genere spam o non attinenti potranno essere cancellati; i commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze, non sono da attribuirsi agli autori, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima e comunque verranno cancellati. Decliniamo ogni responsabilità per gli eventuali errori ed inesattezze riportati nel blog e per gli eventuali danni da essi derivanti.

Tutti i testi del blog sono regolati in base alla licenza Creative Commons per i diritti d'autore

Creative Commons License Questo/a opera è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons. E' obbligatorio citare l'autore dell'opera e linkare la fonte. E' vietato rimuovere i link presenti nel testo.

Privacy

Per pubblicare gli annunci sul nostro sito web utilizziamo aziende pubblicitarie indipendenti. Queste aziende possono utilizzare questi dati (che non includono il tuo nome, indirizzo, indirizzo email o numero di telefono) sulle tue visite a questo e altri siti web per creare annunci pubblicitari su prodotti e servizi che potrebbero interessarti. Se desideri ulteriori informazioni a questo proposito e per conoscere le opzioni disponibili per impedire l'utilizzo di tali dati da parte di queste aziende, fai clic qui.
Powered By Blogger