Il piano famiglie, di cui abbiamo già ampiamente discusso all'interno di un precedente post, è un elaborato insieme di misure volte a favorire tutti quei nuclei familiari che versano in pessime condizioni dal punto di vista economico e finanziario.
Tra le novità più rilevanti, frutto di lunghe trattative tra Abi (Associazione bancaria italiana) e Associazioni dei consumatori, vi è, nel campo dei mutui per l'acquisto della propria abitazione principale, l'innalzamento del tetto massimo dell'ammontare del mutuo contratto che va dai precedenti 120.000 euro agli attuali 150.000 euro, garantendo, di fatto, l'interessamento di una fetta più ampia di mutuatari che, in tal modo, potranno usufruire delle agevolazioni previste dal piano (la cosiddetta moratoria di un anno nel pagamento delle rate). E' stato, poi, fissato anche un limite reddituale di 40.000 euro l'anno come soglia limite per accedere al beneficio.
La sospensione del pagamento delle rate del mutuo per un anno intero sarà appannaggio di chi ha perso il proprio posto di lavoro, in caso di decesso, non autosufficienza dovuta anche ad invalidità grave, sospensione o riduzione dell'orario di lavoro per almeno 30 giorni.
Il mutuatario che si trovi, o si sia trovato, in una delle situazioni sopracitate in una data compresa tra l'1 gennaio 2009 e il 31 dicembre 2009 avrà libero accesso alla moratoria. Inoltre, l'Abi ha dato ampia disponibilità anche ad estendere a 180 giorni (raddoppiando i 90 previsti in prima battuta) il limite massimo di ritardo nel pagamento oltre il quale la moratoria non può essere applicata.
Un'altra cosa da tenere presente è che queste misure sono alla base di tutta una serie di provvedimenti che ciascun istituto di credito è libero di prendere, in maniera del tutto autonoma, a favore del mutuatario al fine di potenziare gli effetti della moratoria.
Infine, è bene ricordare che l'accordo tra Abi e Associazioni dei consumatori stabilisce che la moratoria non comporta l'applicazione di interessi debitori (mora) per il periodo di sospensione delle rate. Durante questo periodo restano comunque valide le clausole di risoluzione previste dal contratto di mutuo.
Il piano famiglie partirà a febbraio 2010 e non nel mese di gennaio come precedentemente era stato annunciato.
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