Credito pubblico e privato: motore di crescita per l'economia reale

Credito pubblico e privato al servizio dell'economia reale: effetti a lungo termine, esempi e prospettive di riforma Il credito, sia pubblico che privato, costituisce un elemento chiave per lo sviluppo economico e sociale di un Paese. Se ben indirizzato, può favorire la crescita sostenibile, incentivare l’innovazione e promuovere l’inclusione finanziaria. Tuttavia, la sua gestione richiede un equilibrio tra disponibilità e accessibilità, in modo da garantire effetti positivi nel lungo periodo. Esaminiamo quindi come il credito impatti l’economia reale nel tempo, quali nazioni abbiano tratto beneficio da un’efficace sinergia tra pubblico e privato e quali riforme potrebbero migliorare l’accesso ai finanziamenti. Gli effetti a lungo termine del credito sull’economia reale Il credito non è solo uno strumento per ottenere liquidità immediata, ma influisce profondamente sulla crescita economica nel tempo. Ecco alcuni degli effetti più significativi: Sviluppo delle imprese e dell’occupaz...

Un anno di moratoria nel pagamento dei mutui

Al fine di venire incontro alle esigenze di tutte le famiglie a basso reddito che abbiano in essere un contratto di mutuo, l'Abi, per bocca di Alessandro Messina - settore crediti retail - ha dichiarato che "è stato approvato il cosiddetto piano famiglie ma va precisato che i dettagli saranno definiti solo a fine novembre. Da quel momento, le famiglie che l'avranno richiesto avranno la possibilità di sospendere il rimborso delle operazioni di mutuo per 12 mesi".

Vediamo ora, in dettaglio, chi avrà diritto a questa forma di agevolazione:

- chi ha perso un posto di lavoro dipendente a tempo indeterminato o termine del contratto di lavoro dipendente a tempo determinato, parasubordinato o assimilato;

- per cessazione dell'attività di lavoro autonomo;

- per cassa integrazione;

- in seguito al decesso di uno dei componenti del nucleo familiare, percettore del reddito di sostegno della famiglia.

La richiesta dovrà essere presentata a partire da gennaio 2010.

Il piano famiglie rappresenta, per l'Abi, un'ottima opportunità per innalzare la sostenibilità finanziaria delle operazioni di credito alle famiglie, adottando una misura di sospensione dei rimborsi di mutui in essere per i nuclei in situazioni di difficoltà oggettiva gestendo, al contempo, il confronto con i principali interlocutori pubblici e privati al fine di coordinare e comunicare efficacemente gli strumenti di incentivazione già esistenti, molti dei quali costruiti in partnership con le pubbliche amministrazioni.

Il piano famiglie, così com'è stato pensato, coinvolgerà tutta una serie di soggetti che metteranno a disposizione dell’industria bancaria tutta una serie di strumenti, in modo autonomo (portabilità e rinegoziazione dei mutui), altri derivanti da partnership con il Governo, le Regioni, i Comuni e la Conferenza Episcopale Italiana, che hanno istituito appositi fondi di garanzia o fondi a copertura di determinati oneri (interessi, commissioni ecc.) e altri ancora derivanti da accordi con le parti sociali (convenzione per l’anticipazione Cig-Cigs).

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