Il conto corrente semplice e l'ISC (Indicatore Sintetico di Costo) saranno, entro la fine dell'anno, due strumenti in grado di garantire maggiore trasparenza favorendo, di fatto, la comprensione di molti aspetti inerenti i conti bancari.
Iniziamo col dire che, di certo, questa piccola ma doverosa rivoluzione, firmata dalla Banca d'Italia, ha il fine di agevolare quanto più possibile i consumatori però, analizzando attentamente la questione ci sorge spontaneo un dubbio che si trasforma direttamente in una domanda: "l'indicazione dell'ISC del conto corrente sarà realmente precisa?"
A dire il vero crediamo che sia molto difficile sviluppare degli algoritmi che siano in grado di elaborare le centinaia di variabili associate ad ogni tipo di operazione effettuate normalmente su un conto corrente. Mentre per i prestiti personali o i mutui l'Indicatore Sintetico di Costo offre un quadro chiaro e preciso di quello che sarà l'impegno economico reale del consumatore, nel caso del conto corrente l'ISC è, giocoforza, condizionato all’adozione ex ante di un profilo di utilizzo tipo del conto stesso che è frutto di complesse elaborazioni ed è definito attraverso indagini e ricerche di mercato difficilmente rispondenti alle caratteristiche del singolo cliente. In questo senso crediamo che l’Indicatore Sintetico di Costo, per quel che concerne i conti correnti, diversamente da altri ISC, sia necessariamente da considerare alla stregua di un parametro puramente indicativo. Questo potrebbe trarre in inganno il consumatore convinto di sottoscrivere un prodotto più conveniente di quello che realmente sarà una volta che verrà utilizzato.
L'Abi stessa ha espresso, a più riprese, qualche perplessità in merito alla reale utilità dell'ISC del conto corrente e, con un esempio di una semplicità disarmante, è stata in grado di definire l'impossibilità, da parte di qualsiasi mediatore finanziario, di definire un costo ufficiale da associare al conto.
"Prendendo in considerazione la voce prelievi bancomat su altra banca - ha detto l'Abi in una nota - in fase di negoziazione si potrebbe determinare una tariffazione fissa scontata, una tariffazione a forfait con un limite predefinito di operazioni a cui non viene applicata alcuna commissione, una tariffazione a scaglioni crescenti o decrescenti, una tariffazione esclusivamente per le operazioni di prelievo in comuni ove la banca non è presente, eccetera. Ciascuna di queste modalità di tariffazione personalizzata - continua l'Abi - ovviamente dovrebbe essere recepita all’interno di un ipotetico algoritmo automatico, la cui realizzazione è tecnicamente impossibile data l’eterogeneità delle modalità di pricing che possono nascere in fase di negoziazione tra banca e cliente."
Come si evince da queste considerazioni, dunque, quello che verrà indicato entro fine anno, obbligatoriamente, sui fogli informativi dei conti correnti, sarà un Indicatore Sintetico di Costo puramente indicativo e non un parametro preciso.
Per quanto riguarda il "conto corrente semplice", invece, c'è poco da dire se non che si tratta di un servizio bancario di base che offre tutti i servizi indispensabili per chiunque non abbia la necessità di avere un portafoglio titoli, un carnet di assegni o di richiedere un finanziamento.
Sostanzialmente si tratterà di un prodotto a basso costo adatto a molti ma non per tutti. Con il conto corrente semplice sarà possibile, ad esempio, accreditare lo stipendio o la pensione, effettuare operazioni dispositive (bonifici), domiciliare le utenze domestiche (luce,gas,telefono, acqua e spazzatura), versare in contanti o tramite assegni, prelevare per cassa agli sportelli o, in maniera automatica, presso i dispositivi Bancomat, ricevere una rendicontazione periodica delle entrate e delle uscite ed il saldo del conto. L'accesso al conto dovrà essere garantito anche da remoto attraverso Internet o tramite il servizio di banca telefonica.
In conclusione diciamo che si tratta di due ottime e lodevoli iniziative che, però, sarà necessario valutare meglio direttamente sul campo fra qualche mese per verificare, con maggiore cognizione di causa, gli effettivi benefici che i consumatori otterranno da queste misure. In fine ci permettiamo di consigliare un'attenta analisi dei prospetti informativi dei singoli conti correnti e di effettuare manualmente i calcoli relativi ai costi che si andranno ad affrontare per i servizi di cui si usufruirà realmente, non basandosi troppo sull'ISC che sarà indicato.
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