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Antonio Marano
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Il fisco italiano compie un importante passo verso la digitalizzazione con l'introduzione del domicilio digitale. Questa innovazione permetterà ai cittadini di ricevere atti e cartelle esattoriali tramite posta elettronica certificata (PEC), semplificando le comunicazioni e riducendo l'uso della carta.
Dimenticate il postino che bussa al citofono per consegnare raccomandate. Ora è possibile indicare un indirizzo PEC al fisco per ricevere sia atti e comunicazioni non soggette a notifica obbligatoria, sia atti, avvisi e provvedimenti che per legge devono essere notificati. Questo vale anche per le cartelle esattoriali emesse dall'Agenzia delle Entrate Riscossione (Ader).
La scelta del domicilio digitale è semplice e accessibile all'interno dell'area riservata del sito dell'Agenzia delle Entrate. I cittadini possono accedere con le credenziali SPID, CIE (Carta d'Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi) e indicare il proprio indirizzo PEC o un altro servizio di recapito certificato qualificato. Una volta fatto ciò, riceveranno un codice nella casella PEC per validare l'operazione. È possibile anche variare o revocare il domicilio digitale già registrato con le stesse modalità.
Possono eleggere il domicilio digitale speciale:
Persone fisiche
Professionisti
Enti di diritto privato non tenuti all'iscrizione in albi, elenchi, registri professionali o nel registro delle imprese (articolo 6-quater del Codice dell'Amministrazione Digitale, Cad).
Il servizio consente di confermare il domicilio digitale precedentemente comunicato all'Agenzia delle Entrate. Tuttavia, la procedura non è applicabile ai soggetti i cui indirizzi PEC devono essere iscritti nell'Indice nazionale dei domicili digitali delle imprese e dei professionisti (Ini-Pec).
L'introduzione del domicilio digitale rappresenta una svolta nella digitalizzazione e semplificazione dei rapporti tra fisco e contribuente. I cittadini possono ora ricevere gli atti e le comunicazioni fiscali in modo rapido ed efficiente, riducendo al contempo i rischi legati a difetti o illegittimità delle notifiche cartacee. Questo nuovo sistema contribuisce anche alla sostenibilità ambientale, dematerializzando gli invii cartacei.
Il domicilio digitale è una piccola rivoluzione nel mondo della fiscalità italiana. Con l'attuazione della riforma fiscale (Dlgs 13/2024), i cittadini possono ora beneficiare di comunicazioni più semplici, veloci e sicure. Questa innovazione segna un importante passo avanti nella digitalizzazione delle comunicazioni fiscali, migliorando l'efficienza e riducendo le controversie legate alle notifiche.
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