Impatto economico globale del conflitto Israele-Iran: rischi e scenari

Le conseguenze economiche globali del conflitto tra Israele e Iran  Il conflitto tra Israele e Iran sta destabilizzando i mercati internazionali, generando effetti tangibili su petrolio, energia e finanza. La tensione geopolitica tra due attori chiave del Medio Oriente non solo influenza i rapporti regionali, ma incide profondamente sull'economia globale. Petrolio alle stelle: impatto sui mercati energetici L'Iran è tra i maggiori esportatori di petrolio e gas naturale , e la sua posizione strategica rende ogni crisi politica una minaccia per l’approvvigionamento mondiale. Il prezzo del Brent ha già registrato un incremento significativo, toccando i 73 dollari al barile , mentre il gas naturale ha subito un aumento del 4% nelle quotazioni europee. Un'eventuale chiusura dello Stretto di Hormuz , da cui transita il 20% del petrolio globale , potrebbe causare un’impennata dei costi energetici, con ripercussioni sull’economia mondiale. Shock finanziari e crollo delle Borse ...

Dagli USA una nuova ondata di mutui subprime forse ancora peggiore di quella del 2007

I mutui subprime americani tornano prepotentemente alla ribalta e promettono di innescare una nuova crisi che, per certi versi, può rivelarsi ancora peggiore rispetto a quella che nel 2007 sconvolse il mondo intero. Tutto parte dalla decisione della Federal Reserve di stampare, a tempo indeterminato, mensilmente, una quantità di denaro pari a circa 40 miliardi di dollari destinati all'acquisto di "mutui bond" dalle banche, ovvero  cartolarizzazioni di mutui, che altro non sono che contratti di mutui trasformati in contratti derivati. In pratica il credito che una banca vanta su un mutuo viene trasformato in un altro contratto che può a sua volta essere ceduto a terze parti che, di fatto, diventano i creditori reali. Questa decisione della Fed che, in buona sostanza protegge e favorisce le erogazioni incontrollate volte al profitto immediato degli istituti di credito, ha, da un lato, la caratteristica di aumentare le richieste di mutuo e di conseguenza le vendite di unità abitative, ma dall'altro offre il fianco a mutuatari che molto spesso non hanno una capacità reddituale tale da poter far fronte alle obbligazioni assunte, circostanza questa che determina l'intervento della Fed che comprerà mutui cartolarizzati dalle banche per quantità indefinite. Fotografando la situazione allo stato attuale si evidenzia un aumento netto delle richieste di mutuo favorite dai tassi particolarmente convenienti ma che comunque, a breve termine, sono destinati a risalire accompagnati da un pressocché certo aumento del costo del denaro. Nel momento in cui i tassi inizieranno ad impennarsi è molto probabile che scoppierà la nuova bolla dei mutui subprime che, a differenza della precedente che ha coinvolto anche le banche europee, vedrà, questa volta, come primissimo attore protagonista la Fed. Questa vicenda, volendola sintetizzare con una terminologia calcistica, ha tutti i crismi di un clamoroso autogol.

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