Polizze abbinate ai mutui: l'Isvap fa la voce grossa!
L'Isvap non intende abbassare la guardia sul problema dei prodotti assicurativi abbinati a mutui e finanziamenti. L'istituto ha deciso di sottoporre a una nuova fase di pubblica consultazione la norma che vietava alle banche finanziatrici di assumere il doppio ruolo di distributori e beneficiari della polizza dopo che il Tar, accogliendo il ricorso di alcune associazioni di categoria del settore bancario e finanziario, aveva annullato la disposizione per vizio procedurale. Per la tutela dei consumatori resta infatti di fondamentale importanza disciplinare il fenomeno, ed evitareche la posizione contrattuale assunta dall'ente finanziatore si traduca in oneri ingiustificati per il cliente. Oltre alla pubblica consultazione, l'autorità ha avviato, nei primi mesi di quest'anno, una nuova indagine, dopo quella che nel 2008 aveva portato alla luce l'abnorme livello di costi a carico dei consumatori, dovuto alle commissioni percepite dagli intermediari su questo tipo di polizze.
Fra le due analisi non ci sono stati sostanziali cambiamenti. Il mercato delle coperture legate a mutui e finanziamenti è in crescita e, salvo limitatissime eccezioni, quale beneficiario è sempre previsto l'istituto erogatore: è pari a 2,4 miliardi di euro, rispetto ai circa due della precedente rilevazione. Si basa sempre su più polizze di tipo collettivo, circa il 91% del totale, e trova nelle banche il principale canale distributivo, con una quota di mercato del 79% nel 2010, in forte crescita rispetto al 60% della precedente. Sul piano dei costi, dai dati riferiti al 2010 emerge solo una leggera flessione dell'aliquota media provvigionale riconosciuta, che rimane comunque su valori ragguardevoli, con il 44% relativo alle banche a fronte del 20% riconosciuto agli agenti e punte fino al 79%. Sono in corso di valutazione gli esiti della consultazione, anche alla luce dei nuovi dati, e l'emanazione del provvedimento è prossima. E' questo uno dei tipici casi in cui i presidi di trasparenza non sono sufficienti a garantire un'effettiva tutela dei consumatori ed evitare costi ingiustificati a loro carico.
L'Abi ha proposto di costituire un tavolo di lavoro per trovare una soluzione al problema. Sempre in tema di trasparenza, l'Isvap è intervenuto nelle settimane scorse con un regolamento sulle gestioni separate delle polizze vita rivalutabili. Mira ad assicurare che queste ultime siano gestite sulla base di politiche d'investimento trasparenti garantiscano un'equa partecipazione di tutti gli assicurati ai risultati finanziari e non offrano incentivi per operazioni in conflitto d'interessi. Sono state quindi introdotte misure finalizzate a evitare disparità di trattamento tra investitori istituzionali, clienti corporate e altri assicurati: questi ultimi potrebbero vedere il rendimento delle loro polizze influenzato negativamente da permanenze brevi e movimentazioni di particolare rilevanza.
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