Cartolarizzazione nel calcio: dalla Lazio a Banca Sistema 2025

La cartolarizzazione nel calcio italiano ha attraversato un’evoluzione significativa dagli inizi degli anni Duemila fino a oggi, diventando uno strumento sempre più sofisticato per la gestione finanziaria dei club. Nel 2001, la Società Sportiva Lazio fu il primo club italiano a introdurre questa pratica nel settore calcistico. All’epoca, l’operazione riguardava la conversione dei crediti futuri legati ai diritti televisivi in obbligazioni, attraverso una società veicolo. L’obiettivo era chiaro: ottenere liquidità immediata senza ricorrere ad ulteriore indebitamento bancario. In un momento di tensione finanziaria, questa mossa rappresentò una svolta che permise alla Lazio di far fronte agli impegni di bilancio e pianificare con maggiore flessibilità. Da quel momento, la cartolarizzazione ha continuato a ritagliarsi uno spazio sempre più rilevante all’interno della finanza sportiva, fino a raggiungere una nuova tappa fondamentale nel 2025. Banca Sistema, in partnership con ElevenPoint S...

Conti di deposito: potrebbe diminuire la pressione fiscale

La pressione fiscale sui conti di deposito potrebbe diminuire drasticamente dall'attuale 27% al 20%, è quanto emerge dalle indicazioni del Governo. I conti di deposito sono da sempre uno strumento finanziario eccezionalmente sicuro e privo di rischi e, i piccoli risparmiatori vi fanno confluire i propri soldi conservandoli così come avrebbero fatto utilizzando un classico salvadanaio, con la non trescurabile differenza che il conto di deposito frutta interessi decisamente interessanti.

I migliori conti di deposito presenti oggi sul mercato, consentono di ottenere rendimenti in grado di tutelare i risparmiatori dall'inflazione che, a giugno si attestava intorno al 2,7%. E' il caso, ad esempio, del Contosuibl Deposito Vincolato a 24 mesi di Ibl Banca che rende il 2,95% e, qualora l'imposizione fiscale dovesse diminuire, maturerebbe una performance ancora più allettante attestandosi al 3,23% netto. Non da meno è il conto deposito Rendimax vincolato a 24 mesi di Banca Ifis che, come il precedente prodotto, offre rendimenti di tutto rispetto, 2,92% (imposta 27%) oppure 3,20% (imposta 20%). Sul terzo gradino del podio troviamo il conto IWPower Special Summer Edition di IWBank, vincolato anch'egli a 24 mesi, con rendimenti pari al 2,68% (imposta al 27%) e al 2,94% (qualora l'imposta venga ridotta al 20% dal Governo).

Queste performance, in termini di rendimenti, fanno si che i conti di deposito siano da preferire rispetto a strumenti come i Pronti Contro Termine. Attenzione però! Come tutte le cose belle, c'è il rischio che non duri a lungo questo privilegio. Infatti, con l'abbassamento dell'imposizione fiscale è prevedibile che vi sarà un considerevole travaso di liquidità su questo strumento e, quindi, le banche avranno tutto l'interesse a ridurre i rendimenti in linea con quelli degli strumenti in cui allocheranno i flussi in entrata.

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