Cartolarizzazione nel calcio: dalla Lazio a Banca Sistema 2025

La cartolarizzazione nel calcio italiano ha attraversato un’evoluzione significativa dagli inizi degli anni Duemila fino a oggi, diventando uno strumento sempre più sofisticato per la gestione finanziaria dei club. Nel 2001, la Società Sportiva Lazio fu il primo club italiano a introdurre questa pratica nel settore calcistico. All’epoca, l’operazione riguardava la conversione dei crediti futuri legati ai diritti televisivi in obbligazioni, attraverso una società veicolo. L’obiettivo era chiaro: ottenere liquidità immediata senza ricorrere ad ulteriore indebitamento bancario. In un momento di tensione finanziaria, questa mossa rappresentò una svolta che permise alla Lazio di far fronte agli impegni di bilancio e pianificare con maggiore flessibilità. Da quel momento, la cartolarizzazione ha continuato a ritagliarsi uno spazio sempre più rilevante all’interno della finanza sportiva, fino a raggiungere una nuova tappa fondamentale nel 2025. Banca Sistema, in partnership con ElevenPoint S...

Aumento dei tassi ma mutui ancora sostenibili

Nonostante il costo del denaro sia stato aumentato da parte della Bce di un quarto di punto, passando dall'1% all'1,25%, tutto sommato gli effetti immediati sulle rate dei mutui saranno ampiamente sostenibili e le ragioni alla base di queste considerazioni sono molteplici. Analizzando le caratteristiche dei finanziamenti concessi dagli istituti di credito negli ultimi 10 anni notiamo che i prestiti erogati fino al 2007, al massimo, torneranno ad avere rate a livello di quelle iniziali e che quindi all'epoca erano sostenibili. Bisogna ricordare che si tratta di finanziamenti per i quali i debitori sono già riusciti ad affrontare i costi, molto maggiori, degli incrementi registrati tra la fine del 2007 e la fine del 2008. Inoltre, i mutui concessi a ridosso e nel pieno della crisi (inizio 2007 - fine 2008) sono partiti a tasso molto elevato e l'aumento dell'Euribor comunque porterà a un esborso inferiore a quello affrontato per le prime rate. Ad esempio, un mutuo ventennale partito ad aprile 2008 aveva una rata iniziale di 716 euro; in seguito ad un aumento del 2% da parte dell'Euribor, tra 1 anno, costerebbe 620 euro (oggi la rata vale 464 euro), ovvero 96 euro in meno rispetto a quello delle prime rate. Infine, i mutui avviati nel 2009 e nel 2010 subiranno sì un secco incremento rispetto alle rate iniziali ma si può presumere che, dopo la stretta nei criteri di valutazione creditizia, nessuna banca abbia concesso mutui che facevano indebitare al limite le famiglie su tassi attorno al 2% e perciò destinati a un inevitabile aumento. In fase di istruttoria le possibilità di rimborso sono state presumibilmente tarate dalla banca creditrice su pagamenti mensili a regime attorno al 4%. Per chi si trovasse in seria difficoltà comunque restano aperte diverse opzioni, come l'allungamento del debito tramite rinegoziazione diretta con la propria banca o tramite surroga o la richiesta di moratoria, nei termini dell'accordo stipulato tra consumatori e Abi.

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