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Conto Energia 2011 incentiva pesantemente i piccoli impianti domestici ma se l'anticipazione della somma per realizzarli è un problema, si può ricorrere ad un finanziamento bancario, valutando nel dettaglio ogni aspetto della questione.
Gli incentivi del Conto Energia per il fotovoltaico hanno messo in moto il mercato del fotovoltaico nel nostro Paese, specialmente nel settore dei piccoli impianti domestici che godono dello scaglione più alto previsto dal provvedimento.
Ciò ha spinto molti privati a prendere in seria considerazione l'installazione di un sistema fotovoltaico, ma spesso l'anticipazione dell'intera somma per un impianto rappresenta un grosso ostacolo per molti.
Il prezzo di un impianto da 3 kWp, la taglia classica per un'utenza domestica, infatti, si aggira tra i 5.000 e i 6.000 euro per kWp e non tutti hanno oltre 15.000 euro da anticipare per la realizzazione di un impianto anche a fronte di introiti derivati dalla produzione elettrica e dagli incentivi che possono arrivare a circa 2.000 euro l'anno.
Per far fronte a queste esigenze di mercato alcuni istituti di credito hanno creato dei prodotti finanziari, il più delle volte si tratta di veri e propri mutui, attraverso i quali è possibile finanziare in parte o al 100% il proprio impianto fotovoltaico.
Naturalmente si tratta di un'operazione costosa, che si traduce di solito in un allungamento del tempo di ammortamento dell'impianto, cosa che può inficiare parzialmente la redditività complessiva dell'impianto, rendendolo produttivo in termini finanziari nella seconda metà del ventennio nel quale si gode degli incentivi del Conto Energia.
Per quanto riguarda la tipologia di mutuo, fisso o variabile, la sua durata e la percentuale di importo da finanziare non esistono regole fisse e si tratta di parametri che devono essere valutati caso per caso, calcolatrice alla mano, confrontando diverse ipotesi di mutuo, anche per essere sicuri che l'affare rappresentato dal Conto Energia, con l'utilizzo del finanziamento non si trasformi in un affare ad uso e consumo solo della Banca, facendo svanire le potenzialità di guadagno.
Altra questione fondamentale per decidere se e come finanziare un impianto fotovoltaico è quella di essere ragionevolmente certi della sua produttività, ossia del tasso di insolazione medio presente nella zona. Il Conto Energia, infatti, remunera la produzione reale di elettricità e avere una produzione di 900 kWh o una di 1.200 kWh all'anno per kWp installato può fare la differenza.
Altro parametro importante nella scelta del mutuo è l'individuazione dello spread più conveniente, ossia il ricarico che ogni Banca decide di aggiungere al tasso base e che rappresenta il prezzo finale del finanziamento. Si tratta di un parametro da valutare con la massima attenzione perché una variazione dello spread anche di un solo punto percentuale, può voler dire parecchie migliaia di euro in più in interessi.
Nei post successivi proporremo un utile ma breve vademecum che porrà l'accento su diversi aspetti legati all'individuazione del mutuo migliore per finanziare il proprio impianto fotovoltaico.
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