Credito al consumo in crescita: tassi alti e rischi per le famiglie

Gli italiani e il credito al consumo: sempre più acquisti a rate e meno certezze sul fronte dei mutui   Il credito al consumo in Italia continua a crescere nel 2024, ma i costi restano tra i più alti d’Europa. Aumentano i prestiti personali, si consolidano le cessioni del quinto, e peggiorano le condizioni sui mutui. Ecco tutti i dati aggiornati e un’analisi approfondita dei rischi legati all’indebitamento delle famiglie italiane. Cresce il credito al consumo in Italia: +5,3% nel 2024 Negli ultimi anni, il credito al consumo in Italia ha registrato una crescita costante, e il 2024 non ha fatto eccezione. Secondo i dati raccolti dalla Fondazione Fiba di First Cisl, su base Bankitalia e Bce, il volume complessivo dei finanziamenti al consumo è aumentato del 5,3% , passando da 160,7 a 169,3 miliardi di euro. Un trend in salita che si inserisce in un contesto socio-economico in cui l’acquisto a rate non è più solo una comodità, ma spesso una necessità per le famiglie italiane...

L'Ombudsman ha stabilito che il decreto 185/2008 si estende anche ai mutui a tasso misto

Buone notizie per i sottoscrittori di mutui a tasso misto che vogliano beneficiare del cosiddetto "tetto al 4%" (decreto 185/2008).

Recentemente, in seguito al ricorso effettuato da un cliente di "Banca 24-7", l'Ombudsman bancario, che è l'organo preposto a pronunciarsi in merito alle controversie in materia bancaria, ha stabilito che "è del tutto irrilevante il fatto che nel periodo di applicazione della norma, ovvero il 2009, sia in corso il tasso fisso o il tasso variabile".

Il mutuatario che si è rivolto all'Ombudsman ha in essere un mutuo a tasso misto con opzione fisso per tutto il 2009.

Alla luce di quanto affermato dal giurì bancario, dunque, "Banca 24-7" dovrà riconoscere al proprio cliente il rimborso entro 30 giorni dalla ricezione della comunicazione dell'Ombudsman.

Questo, in pratica, fa da apri pista a moltissimi casi analoghi finora gestiti in maniera del tutto arbitraria da parte degli istituti di credito, in virtù della poca chiarezza posta alla base della normativa che, lo ricordiamo, inerisce tutti i mutui che non siano a tasso fisso per tutta la durata dell'ammortamento.

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