Cartolarizzazione nel calcio: dalla Lazio a Banca Sistema 2025

La cartolarizzazione nel calcio italiano ha attraversato un’evoluzione significativa dagli inizi degli anni Duemila fino a oggi, diventando uno strumento sempre più sofisticato per la gestione finanziaria dei club. Nel 2001, la Società Sportiva Lazio fu il primo club italiano a introdurre questa pratica nel settore calcistico. All’epoca, l’operazione riguardava la conversione dei crediti futuri legati ai diritti televisivi in obbligazioni, attraverso una società veicolo. L’obiettivo era chiaro: ottenere liquidità immediata senza ricorrere ad ulteriore indebitamento bancario. In un momento di tensione finanziaria, questa mossa rappresentò una svolta che permise alla Lazio di far fronte agli impegni di bilancio e pianificare con maggiore flessibilità. Da quel momento, la cartolarizzazione ha continuato a ritagliarsi uno spazio sempre più rilevante all’interno della finanza sportiva, fino a raggiungere una nuova tappa fondamentale nel 2025. Banca Sistema, in partnership con ElevenPoint S...

L'UE apre le porte alla moneta elettronica

La Commissione Europea ha presentato un'interessante proposta che, sostanzialmente, riesamina le attuali regole che governano le condizioni per l'emissione di moneta elettronica nell'Unione Europea.

E' un dato di fatto che le regole correnti, risalenti al 2000, hanno frenato lo sviluppo del mercato virtuale della moneta elettronica, al contempo, impedendo l'innovazione tecnologica.

Le regole, rivedute e corrette, faciliteranno l'ingresso nel mercato di nuovi soggetti che contribuiranno a sviluppare un settore che mira a conseguire un volume d'affari da capogiro. Si stima che l'obiettivo, da raggiungere entro il 2012, sia nell'ordine dei 10 miliardi di euro.

Il Commissario Carlo McCreevy a proposito ha dichiarato che “l'industria della moneta elettronica ha un potenziale di crescita veramente significativo. Le nuove regole accelereranno lo sviluppo e la diffusione della moneta elettronica in tutta Europa e favoriranno la concorrenza e l'innovazione, assicurando, allo stesso tempo, una crescente fiducia dei mercati ed un alto livello di protezione per i consumatori. Questo sarà un importante contributo al nostro vero obiettivo,da raggiungere nel lungo periodo, di creare un Mercato Unico per i pagamenti elettronici".

Le novità principali ineriscono anche la possibilità, per i piccoli fornitori di servizi di pagamento, di entrare nel mercato con un capitale iniziale di 125.000 euro. L'intento è quello di permettere l'operatività anche a società che emettono moneta elettronica diverse dagli istituti di credito.

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