Cartolarizzazione nel calcio: dalla Lazio a Banca Sistema 2025

La cartolarizzazione nel calcio italiano ha attraversato un’evoluzione significativa dagli inizi degli anni Duemila fino a oggi, diventando uno strumento sempre più sofisticato per la gestione finanziaria dei club. Nel 2001, la Società Sportiva Lazio fu il primo club italiano a introdurre questa pratica nel settore calcistico. All’epoca, l’operazione riguardava la conversione dei crediti futuri legati ai diritti televisivi in obbligazioni, attraverso una società veicolo. L’obiettivo era chiaro: ottenere liquidità immediata senza ricorrere ad ulteriore indebitamento bancario. In un momento di tensione finanziaria, questa mossa rappresentò una svolta che permise alla Lazio di far fronte agli impegni di bilancio e pianificare con maggiore flessibilità. Da quel momento, la cartolarizzazione ha continuato a ritagliarsi uno spazio sempre più rilevante all’interno della finanza sportiva, fino a raggiungere una nuova tappa fondamentale nel 2025. Banca Sistema, in partnership con ElevenPoint S...

Il FMI consiglia di spingere la crescita dell'eurozona con le leve fiscali

Il periodo è critico, si sà. I mercati non sono più così tanto performanti, i salari sono al palo e i consumi ridotti al minimo indispensabile. Questa è la fotografia fedele della situazione economica di alcuni Paesi della zona Euro, con particolare riferimento al bacino del Mediterraneo, che dovranno rimboccarsi le maniche ed applicare una politica correttiva che deve basarsi sugli stabilizzatori automatici e sulle leve fiscali.

Il FMI ha indicato questa strada, come l'unica percorribile nel medio periodo, al fine di controbilanciare il rallentamento economico della Francia, del Portogallo e naturalmente anche dell'Italia. In tutti questi Paesi, che è bene ricordarlo, sono vincolati da impegni di bilancio con l'UE, gli stabilizzatori dovrebbero operare solo se venissero centrati gli obiettivi di risanamento a medio termine.

Intanto la Bce nel Rapporto annuale 2007, dedicato ai conti pubblici dell'Eurozona, critica il programma di stabilità presentato dall'Italia e da altre Nazioni europee in crisi affermando che "questi Paesi continuano a beneficiare di un gettito fiscale eccezionalmente robusto che migliora la posizione strutturale di bilancio anche se la durata di un tale gettito è tutt'altro che assicurata nel tempo".

Addirittura, per l'Italia si ipotizza il mancato raggiungimento del pareggio di bilancio per il 2010 e l'impossibilità di centrare l'obiettivo minimo di tagliare il deficit strutturale dello 0,5% nel corso di quest'anno.

L'Euro estremamente forte nei confronti del Dollaro USA, vicino a quota 1,60, unitamente alla ormai famigerata crisi dei mutui subprime americani, che stanno dilaniando il sistema economico d'oltreoceano, preoccupano e non poco il FMI secondo cui "le perdite, dichiarate fino al marzo 2008 dalle banche europee, sarebbero arrivate a circa 80 miliardi, anche se le stime complete dicono che dovrebbero essere più consistenti di circa 43 miliardi di euro". Una vera enormità!

Commenti

📊 L’economia cambia ogni giorno! Seguimi su Facebook per approfondimenti e analisi sempre aggiornate. 💡