Cartolarizzazione nel calcio: dalla Lazio a Banca Sistema 2025

La cartolarizzazione nel calcio italiano ha attraversato un’evoluzione significativa dagli inizi degli anni Duemila fino a oggi, diventando uno strumento sempre più sofisticato per la gestione finanziaria dei club. Nel 2001, la Società Sportiva Lazio fu il primo club italiano a introdurre questa pratica nel settore calcistico. All’epoca, l’operazione riguardava la conversione dei crediti futuri legati ai diritti televisivi in obbligazioni, attraverso una società veicolo. L’obiettivo era chiaro: ottenere liquidità immediata senza ricorrere ad ulteriore indebitamento bancario. In un momento di tensione finanziaria, questa mossa rappresentò una svolta che permise alla Lazio di far fronte agli impegni di bilancio e pianificare con maggiore flessibilità. Da quel momento, la cartolarizzazione ha continuato a ritagliarsi uno spazio sempre più rilevante all’interno della finanza sportiva, fino a raggiungere una nuova tappa fondamentale nel 2025. Banca Sistema, in partnership con ElevenPoint S...

Prestito a fondo perduto per 3000 disoccupati e precari toscani

Entro i primi di marzo, in concomitanza con la definizione della variazione di bilancio, la Regione Toscana darà il via ad una lodevole iniziativa volta a dar sollievo a tremila disoccupati e precari.

Anche se, è bene dirlo, si tratta di una goccia nell'oceano, il provvedimento servirà a garantire, a tutti gli aventi diritto, un prestito una tantum, a fondo perduto, per un importo pari a 1650 euro a cui possono essere sommati altri 1650 euro qualora il lavoratore abbia prestato la propria opera in un´azienda che non usufruisce di ammortizzatori sociali.

I parametri di reddito necessari per poter accedere al prestito a fondo perduto verranno resi noti dalla Regione Toscana il prossimo mese.

Il requisito fondamentale è quello di essere lavoratori, licenziati o rimasti senza impiego, di aziende in crisi, che hanno chiuso o che hanno ridotto il personale, compresi precari e collaboratori a progetto. Tutti dovranno essere iscritti per almeno tre mesi nelle liste di disoccupazione.

Per ottenere l'altro prestito a fondo perduto di 1650 euro, per pagare il mutuo per la prima casa, bisogna essere lavoratori rimasti senza impiego e privi di ammortizzatori sociali oppure cassintegrati.

Per far fronte all'impegno economico derivante dal provvedimento, la Regione ha stimato in 5 milioni di euro la somma necessaria.

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