giovedì 20 giugno 2013

Si va verso la riduzione dei costi e dei tassi dei mutui

Il nodo mutui è assai annoso e stringe nella morsa migliaia di famiglie in crisi di liquidità che si vedono costrette a perdere la propria casa poiché impossibilitate a far fronte alle obbligazioni assunte con le banche. Nella legge di stabilità, al fine di tamponare questa vera e propria emergenza sociale,  potrebbe essere inserito un meccanismo per ridurre il costo dei mutui per le famiglie che intendono acquistare immobili, riducendo i tassi e ipotizzando anche una cartolarizzazione dei crediti. Lo ha annunciato il viceministro dell'economia Stefano Fassina, intervenendo alla presentazione dell'Osservatorio congiunturale sull'industria delle costruzioni presso la sede dell'Associazione nazionale costruttori edili (Ance). Fassina, dopo avere riconosciuto che il tema del credito, alle imprese e alle famiglie, costituisce uno dei problemi di maggiore rilievo in una crisi che è sistemica, ha affermato che il Governo sta studiando un sistema di interventi sul sistema bancario finalizzato al sostegno dei mutui. L'obiettivo è quello di ridurre i costi per le famiglie, riducendo i tassi. "Per fare ciò", ha detto Fassina, "si dovrebbe operare attraverso una diversificazione dei rischi delle banche cartolarizzando i crediti e quindi mettendo a punto anche delle garanzie che consentano di abbassare i costi dei mutui stessi". Tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare e la politica italiana è fatta di proclami senza esito. Speriamo che almeno questa volta alle parole seguano fatti concreti.

mercoledì 19 giugno 2013

I migliori prestiti per le vacanze

I prestiti personali per le vacanze sono quantomai attuali in questo periodo e attengono una fetta sempre più ampia della popolazione che, stretta dalla morsa della crisi economica, pur di concedersi qualche giorno al mare o in montagna, ricorrono sempre più spesso ad apposite linee di credito studiate per finanziare le proprie vacanze. In tal senso si segnalano tre prodotti dai costi abbastanza contenuti. Siamo passati dallo 0,7% allo 0,83% del totale delle richieste di prestito personale presentate in Italia. La nostra simulazione ha preso in esame il caso di un lavoratore dipendente a tempo indeterminato con 13 anni di servizio alle spalle e 36 anni di età, residente a Roma. La richiesta attiene un prestito per le vacanze di importo pari a 5.000 euro.

Dei tre prodotti analizzati, afferenti alle società finanziarie Findomestic Banca, Rataweb e Fiditalia, solo il primo non prevede spese iniziali, mentre gli altri prevedono una spesa iniziale pari a 14,62 euro.

Findomestic Banca propone il cosiddetto "Credito Vacanze", un prestito personale classico con TAN fisso all'8,80% e TAEG al 9,16% senza costi accessori, che prevede una rata di 227,97 euro per 24 mesi.

Rataweb, invece, sfida la concorrenza con il suo prestito denominato "Credito Personale". Molto simile al precedente, questo finanziamento ha un TAN fisso pari al 7,95% e un TAEG pari al 9,21%. La rata in questo caso ammonta a 227,32 euro per 24 mesi e non ci sono costi inerenti l'istruttoria della pratica. Da notare che, nonostante vi siano dei costi lievemente superiori rispetto al credito vacanze Findomestic, questo prodotto ha una rata lievemente più leggera di 0,65 centesimi di euro che per 24 rate, si traduce in un risparmio pari a 15,60 euro, una cifra in grado di coprire le spese iniziali sostenute che sono, come detto in precedenza, pari a 14,62 euro.

Infine, ma non per ultimo, Fidiamo di Fiditalia, un prestito personale che ha un TAN fisso dell'8,55% e un Taeg pari a 9,32% (il più alto del lotto analizzato). La rata ammonta a 227,39 euro e non sono previsti né costi d'istruttoria né costi legati all'addebito sul conto corrente a mezzo R.I.D. Tutto questo basta a giustificare la competitività del prodotto che si colloca al secondo posto rispetto al prestito proposto da Rataweb.

sabato 15 giugno 2013

Decreto del Fare

Con il "decreto del Fare" il governo Letta prova dare una svolta al proprio operato, fin qui veramente lento e farraginoso. Il pacchetto delle misure messe in campo prevede un decreto e un disegno di legge che avrà lo scopo di intervenire su diversi temi: dall'alleggeriemnto delle bollette al divieto di pignoramento sulla prima casa, fino all'addio al libretto sanitario e la digitalizzazione dei servizi. 

BOLLETTE - Previsto il taglio delle bollette elettriche ai cittadini e alle aziende per oltre 500 milioni di euro l'anno, attraverso la riduzione di oneri impropri e rendite. 

EQUITALIA CASA E MUTUI - Per le espropriazioni della prima casa, Equitalia manterrà le garanzie e la prelazione nell'incasso del credito, ma non potrà più far suo l'immobile, con l'eccezione di ville, castelli e case signorili. Respirerà anche chi non riesce a pagare il mutuo: prima di decadere dal piano di dilazione, lo Stato concede 5 mesi di tempo (e non solo 2 come è stato fino a oggi). 

PICCOLE OPERE - Il governo mette in campo finanziamenti per rilanciare 6 mila cantieri, attingendo dagli investimenti per Tav e Ponte sullo Stretto. 

LIBRETTO SANITARIO - Viene creata l'Anagrafe nazionale degli assistiti (Ana), che dovrà monitorare le prestazioni erogate dalle Asl. Il libretto sanitario personale scomparirà: le informazioni saranno online. 

PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI - Se le Pubbliche Amministrazioni tarderanno ad arrivare alla conclusione di un procedimento amministrativo, gli utenti potranno rivalersi. La sanzione sarà di 50 euro al giorno per un massimo di 4.000 euro. 

UNIVERSITA' E RICERCA - Nelle università salirà il turnover (dal 20 al 50%). Per gli studenti diplomatisi con 95/100 o con un voto superiore che intendono frequentare l'università fuori dalla propria città, ci sono a disposizione 19 milioni di euro in borse di studio fino al 2017. 

Sul fronte dell'Imposta sul valore aggiunto c'è da dire che nessuna decisione è stata presa allorquando mancano 15 giorni all'aumento di un punto percentuale. Letta, Saccomanni e Zanonato sono stati chiari. "Le risorse per scongiurare l'aumento non ci sono". Frange di Pd e Pdl, però, insistono nella direzione opposta. Fassina e Brunetta, per una volta d'accordo, spingono per lo stop all'incremento dell'imopsta. Trovare le coperture in due settimane è pressocché impossibile, perché significherebbe tagliare in modo sostanzioso altrove e, si sa, il taglio degli sprechi non è una strada percorribile da nessun governo, in Italia. L'unica alternativa all'aumento pare essere, in questo momento, una proroga. Sarebbe un modo per prendere tempo in vista di uno stop definitivo. Una soluzione classica all'italiana, insomma.

giovedì 13 giugno 2013

Nei contratti di mutuo clausole che permettono alle banche di superare il tasso di usura

La Federconsumatori, nello specifico la sezione di Cosenza, si mobilita dopo la decisione della Suprema Corte di Cassazione di permettere alle banche di inserire nei contratti di mutuo clausole che, di fatto, non contrastano la possibilità, da parte degli istituti di credito, di superare il tasso di usura, grazie al cumulo del tasso di interesse sul mutuo e del tasso di mora.

In seguito alla sentenza, moltissimi cittadini si sono rivolti allo sportello della Federconsumatori di Cosenza, chiedendo delucidazioni sulla vicenda e assistenza tecnico-legale. La Federconsumatori di Cosenza ha, di conseguenza, deciso di prendere posizione al riguardo, orientandosi a chiedere la nullità parziale dei contratti, ritenendo il contratto valido in sé, ma nulle le singole clausole “incriminate”.

La Federconsumatori di Cosenza, inoltre, chiederà sia all’Abi sia alla Banca d’Italia la rinegoziazione dei vecchi contratti di mutuo, al fine di cancellare la clausola in questione; l’eliminazione di tale clausola dai contratti futuri; la restituzione delle somme pagate in più e relative al superamento dei tassi di usura.

La Federconsumatori di Cosenza ha intenzione di chiedere anche, alle singole banche, la restituzione delle somme pagate in più, in tutti i casi in cui sia stato superato il tasso di usura. A tal proposito, prevedendo una certa resistenza da parte degli istituti di credito, la Federconsumatori di Cosenza sta valutando l'opportunità di rivolgersi ai Tribunali competenti per avviare cause pilota con l’obiettivo di chiedere la nullità parziale dei contratti e la restituzione delle somme pagate in eccesso.

lunedì 10 giugno 2013

Prestiti personali per i matrimoni in aumento anche se gli importi sono inferiori rispetto al passato

La bella stagione, si sà, porta con se oltre al risveglio della natura in tutte le sue forme ed espressioni, anche gli esseri umani ad intraprendere un percorso di vita insieme. Ecco quindi arrivare in massa matrimoni su matrimoni che, da maggio fino a ottobre invadono festosamente le chiese di tutta Italia e del mondo intero. Però sposarsi ai giorni nostri non è certo cosa facile e richiede sicuramente uno sforzo economico non indifferente. A tal fine si evidenzia una netta impennata dei prestiti personali richiesti proprio per questo fine anche se, a dire il vero, gli importi medi sono sensibilmente diminuiti. Come dire, un aiutino serve senz'altro ma non più di tanto per non trovarsi in una situazione ancora più pesante determinata dal pagamento di numerose rate alla finanziaria o alla banca che ha erogato il finanziamento. Fino ad un paio di anni fa l'importo medio richiesto dai futuri sposi si avvicinava a 16.000 euro, oggigiorno è sceso a 9.000 euro. Il dato è alquanto significativo e segna una svolta negativa pari quasi al 50%. La crisi è stringente sotto tutti i punti di vista e i matrimoni, riti tradizionali ai quali siamo affezionatissimi, iniziano a dover fare i conti con un regime di austerity decisamente pessimo. Le cerimonie sono divenute più sobrie ed anche l'indotto ne ha risentito moltissimo. Le sale ricevimento sono spesso meno affollate rispetto ad un tempo. Sposarsi è un lusso e non sempre conviene farlo, anche se si ha la possibilità di prendere un piccolo prestito.
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