domenica 30 dicembre 2012

Valutazione della Carta k2 una carta conto prepagata di nuova generazione

Carta K2 è stata lanciata sul mercato dal Banco Popolare ed è una soluzione atta a soddisfare un'esigenza di praticità imprescindibile ai giorni nostri. Si configura come una carta conto dotata di codice IBAN. Carta K2 offre la possibilità di godere di tutti i servizi principali normalmente in dotazione ad un conto corrente bancario di tipo tradizionale, come ad esempio, accreditare lo stipendio, domiciliare le bollette, eseguire o ricevere bonifici. Ma non solo, CartaK2 è stata progettata anche per essere utilizzata in modalità contactless, ovvero senza necessità di dover essere strisciata, nei negozi che espongono il marchio PayPass. Questa possibilità è valida per tutti i pagamenti di importo inferiore a 25 euro e non richiede l'apposizione della firma sulla ricevuta. Esiste anche la possibilità di pagare tutti i bollettini Mav e Rav, effettuare ricariche telefoniche e anche ricaricare altre carte K2, gratuitamente presso gli sportelli bancomat del Gruppo Banco Popolare e presso gli oltre 10.000 ATM aderenti al circuito Qui Multibanca, fino ad un massimo di 50.000 euro. Tutti i servizi possono essere sfruttati via web attraverso il servizio "By Web" o telefonicamente tramite il servizio "By Call". Come accade sempre più di frequente, la carta è accompagnata anche da un servizio denominato "By Alert" che serve ad informare il possessore in merito a tutte le operazioni effettuate con la carta, attraverso l'invio di sms o email. Interessantissimo è il sistema "WebSafe", studiato appositamente per abilitare in modo selettivo la propria carta agli acquisti su Internet, autorizzando esclusivamente alcune operazioni. In quanto ai costi che bisogna sostenere per l'attivazione della carta, diciamo che ammontano a 6 euro, mentre il canone mensile è di 1 euro che però viene azzerato nel caso in cui si facciano ricariche periodiche di 500 euro anche in più soluzioni. La carta è soggetta al pagamento di un'imposta di bollo pari a 1,81 euro se il saldo è superiore a 77,47 euro. La commissione per effettuare una ricarica allo sportello della banca è pari a 2,50 euro con una soglia d'esenzione fissata ad una sola operazione. La commissione per il prelievo di contanti allo sportello ammonta a 3 euro, tramite ATM di banche diverse dal gruppo Banco Popolare 2 euro se in euro, mentre si pagano 5 euro per prelievi in altre valute. Si pagano commissioni anche utilizzando il servizio "By Web" (1 euro) e "By Call" (3 euro). Il servizio "By Alert" costa 2 euro al mese. Tutte le altre operazioni non elencate sono gratuite. VOTO: 6

sabato 22 dicembre 2012

Prorogato al 31 marzo 2013 il termine di validità delle nuove misure per il credito alle Pmi

Una buona notizia per tutte le piccole e medie imprese italiane arriva proprio a ridosso delle festività natalizie. A renderla nota è l'Abi e inerisce la proroga dei termini di scadenza delle nuove misure per il credito alle PMI che, inizialmente erano fissati al 31 dicembre di quest'anno. La nuova data di scadenza si proietta in avanti di tre mesi e, di conseguenza, avrà termine il 31 marzo del 2013. Il pacchetto delle misure interessate da questo provvidenziale slittamento attiene la possibilità di sospendere mutui e leasing, di allungare la durata di mutui, anticipazioni bancarie e scadenze del credito agrario di conduzione; nonché di concedere finanziamenti connessi ad aumenti di mezzi propri realizzati dalle piccole e medie imprese.

Good news for all small and medium-sized Italian comes just behind the holiday season. A note is make the ABI and the inherent extension of the deadline of the new measures for credit to SMEs, which were initially set at 31 December of this year. The new expiration date is projected forward three months and, therefore, will end on March 31 of 2013. The package of measures covered by this providential shift regards the possibility of suspending loans and leases, to extend the duration of mortgage, bank advances and deadlines agricultural credit conduction, as well as grant funding associated with increases in equity made ​​by small and medium-sized businesses.

venerdì 21 dicembre 2012

La Provincia di Trento si farà garante di 200 mutui prima casa

Trento è senza ombra di dubbio una delle realtà più evolute dal punto di vista dei rapporti tra enti pubblici e cittadini. Non è un mistero che il Trentino sia una punta di eccellenza del nostro Paese in diversi ambiti. Anche per ciò che attiene il campo dei mutui alle famiglie in difficoltà ma che comunque desiderano metter su casa sono stati posti in essere interventi che difficilmente altre realtà italiane sono in grado di mettere in atto con tanta solerzia ed efficacia. La quarta commissione del Consiglio provinciale di Trento ha dato parere positivo alla delibera che dà il via libera alle garanzie, promosse dalla Provincia, che apriranno la strada, a partire da giugno 2013, a mutui per la prima casa per un ammontare complessivo di 10 milioni di euro. Una cifra, ha affermato l'assessore Ugo Rossi, che darà la possibilità a duecento famiglie di accedere ad un mutuo per l'abitazione principale. Si tratta di un'iniziativa lodevole e assai importante perché va a risolvere, almeno in parte, un grosso problema che si chiama accesso al credito da parte di chi non ha garanzie sufficienti da portare alla banca per ottenere un finanziamento.

martedì 18 dicembre 2012

É nato lo sportello SOS mutui e prestiti ad opera del Movimento Consumatori Milano

Partendo dall'assunto che in Italia le famiglie versano in una condizione economica disastrosa, frutto di un sovraidebitamento smisurato condizionato anche dalle eccessivamente aggressive strategie di marketing adottate dai commercianti, l'unica via percorribile in attesa di tempi migliori è quella di garantire un flusso costante di informazioni utili a chi ha dei problemi legati alle rate di mutui e prestiti che ora non può più onorare. A tal fine, ad opera del Movimento Consumatori Milano, è stato approntato uno sportello amico, denominato SOS mutui e prestiti, destinato proprio a fornire tutte le informazioni necessarie per far fronte all'emergenza, con particolare riferimento alla sospensione delle rate del mutuo o alla rateizzazione dei pagamenti. Lo sportello si rivolge ai soggetti che non hanno la possibilità di accedere ai canali tradizionali dell'informazione e grazie al contributo della Provincia di Milano e in sinergia con ARCI, attraverso gli Sportelli per l'Immigrazione, fornirà un supporto concreto anche ai cittadini stranieri, che rappresentano più del 5% della popolazione provinciale. Il numero verde da chiamare per un primo contatto volto ad ottenere informazioni utili è il seguente: 800.864.534

lunedì 17 dicembre 2012

Conto PIM Agos Ducato, il prestito ricaricabile adatto ad ogni esigenza

Delle volte bastano piccole cifre per sistemare delle problematiche che sembrano annose ed insormontabili. In tal senso, Agos Ducato, colosso del credito al consumo, ha messo a punto un "prestito ricaricabile", denominato Conto PIM (Personal Instant Money), che ha la caratteristica di prevedere l'erogazione da parte della finanziaria di un importo massimo pari a 3.100 euro, disponibili a far data dal secondo giorno successivo alla richiesta, direttamente sul proprio conto corrente bancario. Conto PIM è definito "ricaricabile" in virtù del fatto che il plafond messo a disposizione del cliente si ricostituisce ogni qual volta, questi, effettua un versamento per rimborsare il prestito ottenuto. La prassi per ottenere il prestito è la solita. Basta andare sul sito web della Agos Ducato o dirrettamente presso una filiale e portare con se un documento di riconoscimento valido, il proprio codice fiscale e una certificazione idonea a provare la percezione di un reddito tale da poter garantire la restituzione del finanziamento. É importante tenere presente che Conto PIM non ha costi fissi e non prevede nemmeno la corresponsione di una quota associativa. Inoltre, gli interessi sono applicati solo sul credito utilizzato e non sull’intera somma di denaro disponibile. Analizzando a fondo questo prodotto si capisce perfettamente che di credito revolving trattasi e, quindi, come tale, il tasso d'interesse applicato sarà giocoforza maggiore rispetto ad un prestito personale di tipo classico. Su 1.500 euro il Taeg è dell'11,32% e la rata mensile di rimborso sarà pari a 45 euro. Se si considerano anche le altre voci di costo legate a questa tipologia di finanziamento, alla fine del contratto il cliente avrà rimborsato 1.784,14 euro. Tutto sommato è accettabilissimo, visto che in giro ci sono prestiti simili che veleggiano oltre la soglia del 15% e, in alcuni casi, di molto al di sopra. VOTO: 6

martedì 11 dicembre 2012

Papillon il nuovo sistema di riconoscimento biometrico che permette di utilizzare uno sportello ATM senza carta di credito

Papillon è un nuovo e rivoluzionario sistema di riconoscimento biometrico che, grazie ad un lettore ad infrarossi, riesce a rilevare la geometria delle vene, il flusso sanguigno e l'emoglobina. A cosa serve? Semplicemente ad effettuare prelievi o pagamenti tramite sportello automatico ATM senza più dover ricorrere all'uso della tradizionale carta di credito. Una volta entrato in funzione il meccanismo i dati del cliente, criptati, vengono inviati ai server della banca che identificano l'individuo autorizzandolo ad effettuare l'operazione desiderata. Le probabilità di errore sono inferiori a una su 20 milioni. Se questo sistema, che viene testato in un ex caveau di Unicredit a Milano, facesse parte di un Pos come quelli collegati alle casse di milioni di negozi, si potrebbe fare shopping lasciando a casa contante, carta di credito, pin e perfino i tanto celebrati cellulari dotati di tecnologia Nfc che stanno arrivando anche in Italia, o lo Square lanciato in Usa e nel Nord Europa da papà di Twitter Jack Dorsey. Invece di identificare un documento o un dispositivo che appartiene a un individuo, riconosce l'individuo stesso, nel completo rispetto della privacy. Proprio questa innovazione potrebbe fare la fortuna della tecnologia Papillon. Unicredit mira ad integrare il sensore ad infrarossi in un sistema Pos di sua produzione, diventando così, licenziatario di una tecnologia utilizzabile anche da altri. I pagamenti, comunque, sono solo una delle applicazioni possibili di Papillon. Poter riconoscere l'individuo, e non un documento a lui collegato, apre un mercato per moltissimi altri usi, dalla sicurezza alla gestione delle pensioni o delle degenze ospedaliere.

La nuova era dei sistemi di pagamento di prossimità, mobile payment Nfc

Verrà un giorno in cui per pagare basterà agitare il telefono. Niente più contanti, carte di credito o bancomat. Non sarà domani ma il momento della svolta sembra vicino. A fine ottobre è stato firmato un importante accordo tra gli operatori mobili (Tim, Vodafone, 3, Wind, Poste Mobile e Fastweb). Sarà la volta buona? I sistemi di pagamento di prossimità effettuati da dispositivo mobile sono tecnicamente fattibili da qualche anno, e in paesi come il Giappone sono già largamente praticati grazie alla tecnologia Nfc, near field communication. In Italia le cose sono andate a rilento e i mobile payment rappresentano una realtà trascurabile e limitata a sperimentazioni locali. Nonostante l'ottima diffusione di smartphone (32 milioni, e tutti gli ultimi modelli tranne iPhone sono dotati di chip Nfc) l'infrastruttura necessaria non è ancora molto diffusa e le transazioni sono poche. I punti vendita abilitati al pagamento via Nfc sono solo 15000, ma dieci volte di più quelli in cui il sistema potrebbe essere attivabile in poco tempo. Ma una serie di conflitti , tra operatori telefonici e tra questi e gli istituti di credito, hanno rallentato tutto: dallo sviluppo dell'infrastruttura ai software. Ora non c'è altro da fare che recuperare il tempo perduto.

lunedì 10 dicembre 2012

Calano i tassi applicati ai prestiti e ai mutui in un contesto molto complesso

Quello che sta accadendo ai prestiti e ai mutui è del tutto fisiologico e, a dire il vero, da tempo ci si attendeva una riduzione degli interessi ad essi applicati. Secondo l'ultima rilevazione di Bankitalia, a ottobre i tassi applicati sui mutui per l'acquisto di abitazioni sono scesi al 4,06% dal 4,10% del precedente mese di settembre. Più sensibile, invece, è la flessione fatta registrare dai prestiti personali e dal credito al consumo, il cui calo è quantificabile nella misura dello 0,12%, passando dal 9,73% di settembre al 9,65% di ottobre. Lo scenario attuale è favorevole per tutti coloro i quali hanno intenzione di sottoscrivere un mutuo a tasso variabile. A rafforzare questa convinzione sono state le dichiarazioni di Mario Draghi, presidente della Bce, che ha indicato la rotta per uscire dalla crisi che attanaglia l'Europa, non disdegnando nemmeno un'ipotesi che fino a qualche mese fa sembrava molto remota, ovvero quella di ridurre il costo del denaro dall'attuale 0,75% portandolo verso quota zero per cento o addirittura sfondando questa soglia per andare nel campo dei numeri negativi. I prezzi delle case sono diminuiti un po' ovunque e se le banche iniziassero a ridurre anche il livello dello spread applicato ai mutui si potrebbe innescare un meccanismo virtuoso che potrebbe rilanciare il settore immobiliare in Italia. In tal senso, ovviamente, andrebbe anche, di pari passo, ridotta la pressione fiscale per favorire un minimo il rilancio dell'economia interna. Se le previsioni di Draghi sono esatte, l’Euribor dovrebbe mantenersi tra lo 0,10% e l’1%, che sommandosi ad uno spread medio del 3%, farà si che fino al 2014, un mutuo da 150.000 euro in 30 anni, potrebbe subire una variazione di appena 40-50 euro al mese, su una rata di partenza di circa 640 euro. Alla luce di queste considerazioni, appare evidente come sia ancora estremamente conveniente puntare sui mutui a tasso variabile. Il quadro della situazione complessiva resta, comunque,  assai complicato e, andando a spulciare tra i dati emersi da un'indagine effettuata da MutuiOnline, si nota non solo una forte contrazione degli importi richiesti, ma anche la quasi totale scomparsa dei finanziamenti per finalità di sostituzione e surroga poiché non c'è nessuna convenienza nel rinegoziare un vecchio mutuo ai tassi attuali. Anche il loan to value è molto più basso rispetto al passato e, se va bene non supera la soglia del 70% del valore commerciale dell’immobile oggetto d'acquisto. Sul fronte delle sospensioni, al  30 ottobre scorso in Italia il sistema bancario aveva sospeso mutui alle piccole e medie imprese per un controvalore pari a 17 miliardi di euro per un totale di oltre 52 mila Pmi. A 77000 famiglie sono stati, invece, sospesi mutui per un controvalore che, al 30 settembre scorso, ammontava ad oltre 9 miliardi di euro. In tutto questo, trova anche spazio la richiesta avanzata da parte dell'Abi di rinviare l'entrata in vigore dei nuovi criteri di Basilea 3 che, in un momento tanto delicato, potrebbero ulteriormente mettere in difficoltà il settore delle piccole e medie imprese.

domenica 9 dicembre 2012

Guida alle imposte per l'acquisto e la gestione della prima casa

La scelta di acquistare una casa, sia essa per investimento o per uso personale, comporta una serie di costi aggiuntivi tra imposte, spese di registro, notaio e corresponsione della parcella all'intermediario che in alcuni casi possono gravare non poco sull'operazione. Se è vero, infatti, che alcuni costi non variano a seconda che l'immobile sia destinato ad abitazione principale o a investimento, alcuni balzelli richiesti dallo Stato presentano delle aliquote molto differenti che incidono pesantemente sulla decisione finale. Nel caso dell'acquisto di una prima casa, infatti, il compratore dovrà mettere in conto, oltre all'esborso da corrispondere al venditore, anche il versamento dell'imposta di registro catastale pari al 3% del valore catastale. Oltre a un'imposta fissa di 168 euro e a un'imposta ipotecaria fissa di simile importo. Le cose cambiano nel caso in cui il venditore dell'immobile non sia un cittadino privato bensì un'impresa di costruzione o di ristrutturazione. Nel caso in cui l'acquisto della casa avvenga entro i primi 4 anni dalla conclusione dei lavori di realizzazione o di ristrutturazione dell'immobile, la legge prevede il versamento dell'Imposta sul valore aggiunto (Iva) nella misura del 4% a cui si aggiungono tre imposte di pari importo: 168 euro per l'imposta di registro, altri 168 euro per l'imposta ipotecaria e, infine, 168 euro per l'imposta catastale che verranno versate direttamente dal notaio al momento della registrazione dell'atto. Le cose cambiano se il venditore è sempre l'impresa costruttrice ma la realizzazione dell'immobile o la sua ristrutturazione è avvenuta più di 4 anni prima della firma del rogito. In questo caso, la transazione risulta esentata dal versamento dell'Iva. In compenso, però, il compratore dovrà pagare l'imposta di registro del 3% oltre alle due imposte (catastale e ipotecaria) da 168 euro ciascuna.

venerdì 7 dicembre 2012

Assicurazioni: restituzione del premio se il mutuo viene ripagato in anticipo

Via libera alla possibilità che il premio della polizza assicurativa collegata a un mutuo venga restituito, almeno in parte, qualora il prestito venga ripagato in anticipo o trasferito. Questa è una delle tante novità contenute nel maxiemendamento presentato dal Governo al decreto sviluppo bis, che ha ottenuto la fiducia del Senato. Il provvedimento ora passa alla Camera. A ben vedere, questo provvedimento, ai fini pratici, avrà una discreta portata a livello economico per il mutuatario, anche se non è ben chiara la quantità di premio che si riuscirà ad ottenere.

giovedì 6 dicembre 2012

FiSync di Dwolla un nuovo sistema di trasferimento di denaro migliore rispetto a PayPal

Niente più tempi di attesa per effettuare un pagamento elettronico. E basta con i canonici due o tre giorni lavorativi per la comparsa dell'accredito. L'idea arriva da Ben Milne, 28 anni, creatore di Dwolla (crasi di web e dollar), che da qualche mese ha lanciato un nuovo servizio denominato FiSync, che permette transazioni di denaro in tempo reale, 24 ore al giorno, tutti i giorni dell'anno. La società trattiene solo 25 centesimi per ogni azione e nulla per pagamenti inferiori ai dieci dollari. Addio, quindi, alle vecchie tariffe percentuali usate da PayPal. A supportare FiSync al momento c'è solo una banca dello Iowa, ma la piattaforma è offerta gratuitamente a tutte. Sarà una rivoluzione? Arriverà in Italia? Tutto dipende da quanti istituti di credito decideranno di adottare il sistema. 

Ma vediamo quali sono le caratteristiche salienti di questo nuovo servizio. I membri di FiSync, siano essi persone fisiche o aziende, possono spostare fondi da e verso i propri conti bancari, utilizzando la piattaforma Dwolla senza alcun costo e senza tempi d'attesa, 24 ore su 24 per 365 giorni all'anno. Per ciò che attiene la sicurezza, vengono adottati protocolli che prevedono standard molto elevati, con uso di PIN, password, notifiche e-mail e processi di autenticazione basati su sistemi di crittografia molto potenti. Le operazioni sono sicure e la rimozione delle informazioni finanziarie sensibili rendono impossibili eventuali furti da parte di malintenzionati. Per le imprese ogni transazione è gratuita se d'importo inferiore a 10 dollari, mentre si pagano 0,25 centesimi se si eccede tale soglia, senza alcun limite. Il sistema FiSync, dunque, può, a pieno titolo, configurarsi come un'ottima opportunità per tutti quei siti di e-commerce che desiderano contenere le spese legate alla gestione dei pagamenti. É prevista anche la possibilità di sfruttare i dispositivi mobili. A tal fine sono state rese disponibili delle apposite applicazioni per i device Apple. Un'altra caratteristica estremamente interessante di questo nuovo servizio è la possibilità di inviare denaro ai propri amici attraverso i social network più famosi: Facebook, Twitter e Linkedin.

mercoledì 5 dicembre 2012

I CFD rivoluzionano il mondo del trading tradizionale

Una nuova modalità di investimento, flessibile e adatta sia a chi si avvicina per la prima volta al mondo del trading, sia a chi vuole adottare strategie di investimento avanzate e sofisticate. I CFD, contratti per differenza che permettono di operare su azioni, indici, valute, materie prime ed opzioni, sono strumenti sempre più apprezzati dai mercati. Tanto che in Gran Bretagna i volumi di trading dei CFD sono già pari al 20% - 30% degli scambi effettuati sull'intera Borsa di Londra. 

Ma esattamente cosa sono i CFD?

La sigla CFD sta per "Contract for Difference", letteralmente "Contratto per Differenza". I CFD sono strumenti di investimento che replicano esattamente il valore di un titolo o di un'attività finanziaria quale, ad esempio, un'azione, un'obbligazione, un futures o una valuta. La "differenza" è data dal prezzo di acquisto e di vendita al momento dell'apertura e della chiusura del contratto. La variazione di prezzo dipende dal rendimento del titolo sottostante. I CFD presentano alcuni vantaggi: prima di tutto è possibile operare con leva finanziaria, che può variare dal 5% al 25% per i titoli azionari o essere costituita da una quota fissa nel caso di indici e valute. Ad esempio, se la leva è del 5%, con un deposito da 1.000 euro si può aprire una posizione dal valore di 20.000 euro. Si può, inoltre, scegliere se operare long (guadagnando quando i titoli sottostanti si apprezzano) o short (guadagnando, invece, quando i titoli perdono valore). Con il meccanismo stop loss garantito, poi, l'acquirente di un CFD può indicare un prezzo massimo raggiunto il quale la posizione viene chiusa automaticamente, mettendosi così al riparo da movimenti di mercato negativi.

Sono numerose le piattaforme online che consentono di fare trading eseguendo operazioni con CFD. Tra le tante segnaliamo la IG Trade, principalmente per la facilità di utilizzo. IG Trade è la piattaforma browser based di IGMarkets. L'interfaccia è disegnata per essere al contempo intuitiva, veloce e completa di tutte le funzioni utili per fare trading. E la tecnologia integrata "Price Improvement" permette di eseguire gli ordini al miglior prezzo possibile, anche quando le variazioni avvengono in tempi impercettibili per gli investitori. Tra gli strumenti disponibili in IG Trade vi è il "Trade Book", che consente di monitorare lo status di tutti gli ordini che sono in lavorazione sui vari mercati. Il "basket order" permette, invece, di inviare al mercato una sequenza di ordini o un singolo paniere di ordini adottando strategie long o short. La funzione "time and sales" è pensata per chi vuole monitorare tutti gli scambi, contratto per contratto. Gli alert automatici, poi, avvisano l'utente quando i mercati raggiungono i livelli preimpostati. Il servizio è dotato anche di numerosi grafici e consente di seguire le news in diretta fornite da Reuters, oltreché offrire numerosi pacchetti di supporto al trading. Sul piano della sicurezza, tutte le operazioni sono criptate grazie al protocollo crittografico Secure Sockets Layer, meglio conosciuto come SSL.

Giusto per fare un esempio concreto di un'operazione con CFD, mettiamo il caso di voler lavorare su questa ipotesi di investimento: le azioni della Società Pinco Pallino hanno un valore di 8,50 euro e decidiamo di comprarne 2000, per un totale di 17.000 euro che rappresenta quindi la nostra esposizione. Per effettuare l'operazione paghiamo una commissione fissa di 10 euro. Supponiamo che le azioni della Società Pinco Pallino alla chiusura registrino un valore di 9 euro. A questo punto vendiamo 2000 azioni a 9 euro cadauna, per un totale di 18.000 euro. Paghiamo anche stavolta la commissione fissa di 10 euro, per un totale di 20 euro. La differenza di 0,50 euro ad azione fa si che abbiamo ottenuto 1.000 euro di guadagno che, al netto delle commissioni, sarà pari a 980 euro.

I finanziamenti agevolati delle Camere di commercio

Finanziamenti, agevolazioni, formazione e garanzie per favorire l'avvio di nuove attività imprenditoriali. Il sistema delle Camere di commercio è il punto di riferimento sul territorio per chi vuole mettersi in proprio e lanciare una start up. Tra le più recenti iniziative a livello nazionale c'è il protocollo di intesa firmato tra la stessa Unioncamere e il Comitato nazionale per il microcredito. L'accordo ha costituito un fondo di garanzia da 10 milioni di euro per promuovere progetti di microcredito e microfinanza. L'obiettivo è stimolare il mondo del credito a dare sostegno alle start up e ai neoimprenditori, garantendo finanziamenti a tasso agevolato per importi fino a 25.000 euro.

Anche le singole Camere di commercio stanziano dei fondi a sostegno degli aspiranti capitani d'impresa. La Camera di commercio di Roma, ad esempio, ha stanziato 10 milioni per aiutare i giovani a fare impresa. Una misura che garantisce ai giovani aspiranti imprenditori e ai neoimprenditori la possibilità di accedere a finanziamenti bancari. Nello specifico il progetto prevede, da una parte, l'erogazione in collaborazione con altri soggetti (tra i quali il Bic Lazio) di una serie di servizi ad alto valore aggiunto; dall'altra, di agevolare la concessione di finanziamenti alle neoimprese. I dieci milioni di euro di garanzia fideiussoria che la Camera di commercio mette a disposizione per questo progetto saranno in grado di generare un plafond potenziale di 100 milioni di finanziamenti concedibili.

Le Camere di commercio lombarde, insieme agli enti locali, hanno sperimentato con successo nel 2010 il progetto "Start", che potrebbe tornare in nuove edizioni. Il programma ha fornito servizi di formazione e finanziamenti a circa 30 imprese per un importo totale di 185.000 euro. Il contributo per le imprese costituite da giovani (under 30) è stato in media di 8.000 euro, quello per le imprese costituite dai non giovani in media pari a 5.500 euro. Inoltre "Formaper", azienda speciale della Camera di commercio di Milano, cura il servizio gratuito "Punto nuova impresa", che fornisce training, informazioni utili e indicazioni su come redigere un business plan.

La Camera di commercio di Milano sostiene l'accesso al credito delle Pmi di Milano e provincia anche con un bando da 2 milioni di euro per programmi di investimento produttivi, operazioni di patrimonializzazione aziendale, programmi di riqualificazione della struttura finanziaria. Per informazioni è possibile contattare l'ufficio credito: telefono 02/85154933; e-mail: credito@mi.camcom.it.

Gli interventi delle Camere di commercio vanno a innestarsi in uno scenario imprenditoriale vivace e recettivo. La crisi, per quanto dura, non ha spento la vitalità imprenditoriale degli italiani e questo è un dato importante su cui contare e investire.

martedì 4 dicembre 2012

In banca prestiti e assistenza a misura di piccole imprese

La possibilità di accedere al credito può fare la differenza tra un sogno imprenditoriale rimasto nel cassetto e l'avvio di una start up. Molte banche offrono finanziamenti, assistenza e altri prodotti pensati appositamente per chi deve avviare o sostenere un'impresa nelle sue prime fasi di vita. Intesa Sanpaolo ha lanciato già nel 2009 la piattaforma "Start Up Initiative" dedicata a spin-off universitari, aspiranti imprenditori e investitori di riferimento. L'obiettivo espresso del progetto è favorire l'avvicinamento tra il mondo dell'innovazione e della ricerca da un lato e quello della finanza dall'altro. Ogni anno Intesa Sanpaolo seleziona trenta start up italiane e straniere che si distinguano per potenzialità innovative e ne accompagna i manager attraverso un percorso di formazione in aula e un incontro a porte chiuse con investitori selezionati. I progetti migliori vengono infine coinvolti in un roadshow internazionale per incontrare potenziali partner industriali. Il 10 giugno scorso, Unicredit ha presentato la seconda edizione del concorso nazionale "Il talento delle idee", indetto dal gruppo in collaborazione con i Giovani imprenditori di Confindustria e rivolto prevalentemente a nuove imprese. Sono ammessi a partecipare i giovani imprenditori, o aspiranti tali, di età compresa tra i 18 e i 40 anni. I migliori progetti vengono selezionati da commissioni territoriali con la possibilità di vincere premi locali e un premio finale nazionale. In palio ci sono 25.000 euro per il primo classificato, 15.000 euro per il secondo e 10.000 euro per il terzo; ma anche finanziamenti personalizzati, master/training e programmi di mentoring e tutorship. Non mancano le più tradizionali offerte di prestiti, mutui e finanziamenti. Sempre Unicredit ha tra i propri prodotti un "Finanziamento Start Up": si tratta di un mutuo chirografario destinato a tutte le imprese e le attività economiche iscritte alla Camera di Commercio da non più di 21 mesi, per supportare le nuove attività imprenditoriali e le loro iniziali necessità di liquidità connesse al capitale. L'importo va da un minimo di 10.000 euro a un massimo di 100.000 euro e la durata ammonta a un massimo di 84 mesi con 60 mesi di ammortamento e 24 mesi di preammortamento. Le rate sono mensili, trimestrali o semestrali, con tasso fisso o variabile. Per ottenere il finanziamento è necessario presentare il progetto d'impresa ed è obbligatoria la presenza di garanzie eligibili dei Confidi (per il 60%). Il gruppo Bnl-Bnp Paribas offre, invece, il prodotto CrediAzienda Start Up, rivolto ad aziende ancora da avviare o costituite da non più di 3 anni. Per valutare il merito creditizio ai fini del finanziamento e dell'accesso al fondo di garanzia non vengono presi in considerazione i dati economici dell'impresa, assenti o deboli nel caso di start up, ma solo quelli prospettici del progetto d'impresa.

lunedì 3 dicembre 2012

Come scegliere il fondo di investimento più adatto alle proprie esigenze?

Il punto di partenza può essere, una volta individuato il proprio profilo rischio-rendimento e le diverse tipologie di fondi più adeguati a soddisfarlo, considerare per ogni tipologia tutti i fondi a questa appartenenti, in modo da avere un campione significativo. A questo punto, si osservano i relativi rendimenti, tenendo bene a mente, però, che i rendimenti vanno sempre corretti per il rischio sopportato dal fondo. Per cui, nell'ambito della stessa categoria, la scelta non necessariamente deve ricadere sul fondo che ha reso di più, ma su quello che, nel predefinito orizzonte temporale di investimento, ha conseguito il rendimento più elevato a parità di rischio o il rischio minore a parità di rendimento. Se confrontiamo, ad esempio, due fondi azionari che investono sul mercato italiano, non è detto che il fondo con il rendimento più elevato sia in assoluto il migliore. É possibile, infatti, che questo fondo abbia assunto rischi maggiori, cioè abbia una volatilità superiore. Una misura approssimativa del rendimento corretto per il rischio può essere desunta proprio considerando come varia nel tempo il valore della quota del fondo. Fissato un adeguato orizzonte temporale di investimento, l'investitore non dovrebbe considerare esclusivamente la variazione percentuale del rendimento del fondo ma anche la frequenza e l'ampiezza dell'oscillazione del valore della quota. Un altro parametro per valutare il rendimento di un fondo è verificare l'andamento del mercato di riferimento attraverso il benchmark. La valutazione del rendimento del fondo, infatti, deve avvenire non in modo assoluto ma relativo. Fissato un adeguato orizzonte temporale, i termini del confronto devono essere l'andamento del mercato di riferimento e i fondi che abbiano un analogo profilo di rischio rendimento. Questa valutazione va effettuata sia in fase di selezione dei fondi da acquistare, sia durante l'investimento, per valutare se permangono i presupposti che hanno determinato la scelta dei fondi stessi. A oggi, per fare degli esempi concreti, dall'inizio dell'anno i fondi che hanno ottenuto un ritorno migliore, nell'ordine del 10% circa, sono quelli specializzati in titoli di Stato dell'Unione europea e quelli specializzati nei Bond del Tesoro americano. Un risultato particolare, frutto del rafforzamento della valuta americana rispetto a quella europea. E dando uno sguardo agli azionari americani c'è da rallegrarsi, dato che in molti hanno raggiunto performance a doppia cifra, fino a toccare quota 18%. Del resto, l'S&P 500 da gennaio a ottobre è salito del 13,18% ma a un anno è cresciuto del 31,40%. Ma il 20% si poteva guadagnare anche puntando sui migliori gestori specializzati sui listini del Vecchio Continente, che in media sono saliti di poco meno del 6% circa. Mentre puntando su prodotti affidati a esperti dell'investimento in corporate bond, le obbligazioni delle aziende euro che da molti mesi vengono guardate dal mercato come alternativa all'investimento nei titoli di Stato sotto pressione, si poteva spuntare fino al 17% con i primi della classe e il 7% con la media di tutta la categoria. Performance senza dubbio interessanti, molto legate alla criticità dei mercati. Questi numeri, infatti, rappresentano la somma di due periodi opposti: uno relativamente roseo, compreso tra gennaio e marzo 2012, e uno molto più complesso, quello che arriva fino a oggi. Ma se si volesse fare una media, i risultati delle principali categorie di fondi tra il 30 giugno e il 30 novembre 2011, i sei mesi in cui la crisi del debito sovrano è esplosa in tutta la sua virulenza, si troverebbe inevitabilmente una marea di segni meno (dal -0,61% degli azionari America fino al -21% di Piazza Affari, maglia nera della crisi) e pochissimi segni positivi: quelli dei bond internazionali, Usa e dei paesi emergenti.

sabato 1 dicembre 2012

Per chi ha immobili all'estero si paga l' Ivie, vediamo di che si tratta

La "Manovra Salva Italia" ha introdotto una nuova imposta della quale, a dire il vero, pochi sono a conoscenza. Questa nuova tassa si applica sul valore degli immobili situati all'estero, e la cui proprietà risulta essere di persone fisiche residenti in Italia. L'IVIE, cugina dell'IMU, si applica nella misura dello 0,76%. Fatto salvo alcune eccezioni, la base imponibile è il valore dell'immobile come risultante dall'atto di acquisto. In mancanza del contratto, si prende in considerazione il valore di mercato rilevabile nel luogo in cui è situato l'immobile. Se il contribuente versa già un'imposta all'estero per il possesso del fabbricato, può portarsela in detrazione (credito d'imposta). L'imposta non è dovuta se l'importo complessivo non supera i 200 euro. Per gli immobili situati in Paesi facenti parte dell'Unione Europea, oltre che in Islanda, Liechtenstein e Norvegia, che assicurano lo scambio di informazioni di natura amministrativa e fiscale, la base imponibile è rappresentata dal valore catastale, nella misura utilizzata nel Paese estero per il pagamento delle imposte di natura patrimoniale o reddituale. Un trattamento di favore è riservato a quegli immobili utilizzati quale abitazione principale da soggetti residenti in Italia per obblighi di legge. Se prestano lavoro all'estero per conto dello Stato italiano, per una sua suddivisione politica o amministrativa, o per un suo Ente locale, o presso Organizzazioni internazionali a cui aderisce l'Italia, per l'abitazione principale e le pertinenze di questa, applicano l'aliquota e le detrazioni già previste per l'IMU. Gli immobili devono essere indicati nel quadro RM di Unico, anche da parte dei contribuenti che hanno presentato il 730.
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