martedì 27 aprile 2010

Valutazione del prestito nuovi nati di Intesa Sanpaolo

Il prestito nuovi nati di Banca Intesa Sanpaolo è un finanziamento atipico garantito parzialmente dal Fondo di credito per i nuovi nati istituito presso il Dipartimento per le politiche della Famiglia.

La destinazione d'uso del prestito deve esulare dall'acquisto di beni immobili e beni e servizi dedicati all’attività professionale o imprenditoriale del richiedente.

Questo prestito può essere richiesto da tutti coloro i quali abbiano compiuto la maggiore età e che esercitino la patria potestà su un bambino/bambina nato/a o adottato/a nel 2009, 2010 e 2011 o che siano in possesso della sentenza di affidamento preadottivo o di adozione definitiva in caso di adozione nazionale. Tra le altre cose è necessario che il richiedente abbia acquisito il provvedimento di autorizzazione all'ingresso e alla residenza permanente del minore rilasciato dalla commissione per le adozioni internazionali, sia per le adozioni pronunciate all'estero che per quelle pronunciate in Italia a conclusione del periodo di affidamento preadottivo. Nel caso in cui il minore si trovasse in una condizione di salute precaria è obbligatorio presentare anche la certificazione rilasciata da una struttura sanitaria pubblica che attesti la malattia, rientrante nell'elenco
di cui all'articolo 5, comma 1, lettera b del decreto legislativo 29/4/1998 numero 124.

Come si può intuire non è un prestito semplice da ottenere ma nel caso in cui si fosse in possesso di tutti i requisiti previsti per l'erogazione dello stesso, ci si troverà di fronte ad un prodotto molto semplice da analizzare e da gestire. Il prestito nuovi nati, infatti è un finanziamento a tasso fisso e rata costante che può essere rimborsato seguendo un piano di ammortamento che prevede il pagamento delle rate ogni mese (minimo 24, massimo 59 rate).

L'importo minimo finanziabile è pari a 1.000 euro mentre il tetto massimo non va oltre i 5.000 euro.

Il TAN (5,20%) e il TAEG (5,32%) sono particolarmente convenienti e si collocano nettamente al di sotto della media di mercato. Il prestito nuovi nati non è gravato da spese di alcun genere.

Un finanziamento di 5.000 euro in 24 mesi prevede una rata di rimborso pari a 219,81 euro mensili per un totale di 5.275,44 euro. Lo stesso importo, invece, suddiviso in 59 rate prevede l'accollo di una rata di 96,22 euro al mese che in totale fanno 5.676,98 euro.

Nel complesso, dunque, si tratta di un prodotto molto semplice da gestire ma un tantino complesso da ottenere se, al momento della richiesta, non si hanno a disposizione tutti i documenti necessari a comprovare lo status genitoriale del contraente. Ottimo sotto ogni punto di vista, al momento non ci risulta che il prestito nuovi nati abbia rivali nel segmento di competenza. VOTO: 9

mercoledì 21 aprile 2010

Slitta a Maggio la nomina del nuovo presidente dell'Abi

Slitterà a Maggio la nomina del nuovo presidente dell'Abi, questo è quanto emerge dalle indicazioni fornite dai 5 "Saggi" a cui compete la decisione finale di scegliere a chi, tra l'attuale presidente Corrado Faissola e il suo competitor Giuseppe Mussari, spetterà l'onore e l'onere di prendere in mano le sorti dell'associazione fino al 2012.

I Saggi, Enrico Salza, presidente del Consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo, Alessandro Profumo, amministratore delegato di UniCredit Banca, Giovanni Berneschi, presidente di Banca Carige in rappresentanza delle Casse di Risparmio, Camillo Venesio, presidente di Banca Piemonte per le banche private e Alessandro Azzi, presidente di Federcasse e coordinatore dei Saggi, dopo alcuni giri di consultazioni utili a chiarire eventuali dubbi in merito a chi potrà garantire, a livello programmatico, una proficua gestione sia in termini di efficienza che di efficacia, prenderanno una decisione definitiva nel corso della prossima seduta del Comitato esecutivo dell'Abi che si terrà nel mese di Maggio.

martedì 20 aprile 2010

I mutui Kiron non sono i migliori? Dimostralo e vinci una vacanza!

Kiron Partner S.p.A., facente parte del Gruppo Tecnocasa, è un'azienda leader nel campo dell'intermediazione finanziaria che lascia, da sempre, ampio spazio all'iniziativa privata dei propri affiliati. E' questo il caso dei punti vendita di Atripalda e Solofra (Avellino) che, con i toni della provocazione, ma consci della propria competitività sul mercato, offrono una vacanza di una settimana (come da catalogo Iperclub), per tutta la famiglia (2 adulti e 3 bambini) a chi sarà in grado di dimostrare, documenti alla mano, di aver contratto un mutuo a delle condizioni migliori rispetto a quelle prospettategli dai consulenti Kiron.

A tal fine, le due agenzie di intermediazione creditizia della Mediacredit S.r.l., affiliate dal 01/11/2006 al franchising Kiron, hanno messo a disposizione della propria potenziale clientela un importante strumento di comparazione mutui direttamente online. Il sito, battiamoiltuomutuo.it, nato appositamente per soddisfare questa esigenza, è strutturato molto bene e risulta molto facile da consultare.

Attualmente è possibile confrontare le offerte di 11 istituti di credito: 1) Banca per La Casa (Gruppo Unicredit Banca); 2) Monte Dei Paschi Di Siena; 3) Bnl; 4) Barclays Bank Plc; 5) UCFin - Clarima (Gruppo Unicredit Banca); 6) Unicredit Banca Retail; 7) Bipitalia Ducato; 8) Locat - Leasing (Gruppo Unicredit Banca); 9) Euvis – Prestito Vitalizio; 10) IBL Banca; 11) Banca 24-7.

Questa iniziativa, davvero molto interessante, è attiva in tutta la provincia di Avellino fino al 31 luglio di quest'anno e non è escluso che possa essere emulata anche da altre realtà operanti nel settore dell'intermediazione creditizia sparse in tutta la Penisola. Per maggiori informazioni, oltre a consultare il sito dedicato all'iniziativa, è consigliabile telefonare al numero verde appositamente predisposto 800.900.208.

lunedì 19 aprile 2010

Cosa sono le "collateralized debt obligations" e qual'è stato il loro ruolo nell'ambito della crisi economica mondiale?

Cosa sono le "collateralized debt obligations" (CDO) e qual'è stato il loro ruolo nell'ambito della crisi economica mondiale?

Le collateralized debt obligations sono delle vere e proprie obbligazioni che, a differenza di altri prodotti della stessa specie, si caratterizzano per l'elevatissimo grado di complessità. Queste obbligazioni hanno un debito per garanzia e sono formate da decine, ma anche centinaia di ABS che altro non sono se non ulteriori obbligazioni garantite da altri debiti. L'enorme massa debitoria inerente una collateralized debt obligation, di fatto, rende difficile, se non del tutto impossibile, un'attenta valutazione dei rischi ad essa collegati anche da parte di operatori particolarmente specializzati come le agenzie di rating. Questa caratteristica tende a suggerire agli investitori una strategia volta a cedere quanto prima le obbligazioni in loro possesso non appena aumenta la quota dei debitori insolventi.

Le CDO, insieme ai derivati, sono state a lungo legate ai mutui. Questi crediti altamente "tossici" sono parte in causa di quella che si è poi rivelata una delle maggiori crisi economiche mondiali dal dopoguerra ad oggi. Il premier britannico Gordon Brown ha annunciato l’avvio di un’indagine sulle attività britanniche di Goldman Sachs, dicendosi alquanto scioccato per la bancarotta morale delle banche di investimento. Il Financial Service Authority (che è l'equivalente della nostra Consob) sta già indagando sulle attività della Goldman Sachs nella City, dopo che è emersa l’accusa di una frode da un miliardo di dollari ai danni degli investitori.

Quanto sta accadendo determina chiaramente il fallimento di moltissime teorie economiche secondo cui strumenti come i CDO, realizzando un investimento particolarmente diversificato, riducano il rischio di perdite.

Tanto per renderci conto di quello che è stato l'impatto dei CDO a livello europeo, anche la Germania, per bocca di Ulrich Wilhelm, è pronta ad avviare azioni legali, mentre la Bafin (Sec tedesca) sta per chiedere informazioni più dettagliate agli Usa. Infine, anche la Royal Bank of Scotland è pronta ad intentare causa nei confronti di Goldman Sachs. La banca scozzese che ha pagato 841 milioni in mutui tossici è, infatti, quella che agli atti ha perso di più nell’ambito delle transazioni incriminate con il colosso di Wall Street.

venerdì 16 aprile 2010

Conviene accollarsi un mutuo esistente o contrarne uno nuovo?

Conviene accollarsi un mutuo esistente o contrarne uno nuovo?

Molto spesso ci si trova difronte alla possibilità di acquistare un immobile su cui già grava un ipoteca in quanto il proprietario ha deciso di acquistare il bene contraendo un mutuo. In casi come questo è più che lecito chiedersi se convenga accollarsi il mutuo esistente o se sia meglio stipulare un nuovo contratto.

In linea di massima, l'accollo del mutuo preesistente permette al contraente di non dover pagare le spese di apertura del finanziamento però, è bene chiarire che quasi mai è possibile ottenere condizioni rispondenti in tutto e per tutto alle proprie esigenze, sia in termini di tassi d'interesse che di rata, di durata e tipologia del mutuo.

Una soluzione sicuramente più valida è quella di contrarre un mutuo ex novo che rispecchi alla perfezione le esigenze della parte contraente consentendogli di ottenere, qualora ne avesse la necessità, anche della liquidità extra, magari per rimettere in sesto l'immobile oggetto della compravendita.

Da qualche tempo, inoltre, alcuni istituti di credito hanno ideato dei prodotti piuttosto particolari che ammettono la possibilità di concedere finanziamenti integrativi, durante il periodo di ammortamento del mutuo. In casi come questo, l’importo massimo erogabile sarà il risultato della differenza tra il valore dell’immobile e dell’ipoteca già iscritta. Il mutuo integrativo, però, non gode in nessun caso delle agevolazione fiscali previste per l’acquisto della prima casa.

Anche in questa circostanza, l'accollo del mutuo preesistente, se non lo prevede espressamente, non dà alcuna possibilità di usufruire di questa agevolazione. In buona sostanza, dunque, è generalmente consigliabile contrarre un nuovo mutuo ma, prima di farlo è necessario studiare per bene il contratto già posto in essere. Presi caso per caso, infatti, i mutui possono rivelarsi più o meno convenienti a seconda delle circostanze e del periodo storico in cui sono stati stipulati.

venerdì 9 aprile 2010

Carte American Express bloccate da Bankitalia in attesa di un riallineamento alle leggi italiane

American Express, leader mondiale del segmento riguardante le carte revolving, è incappato in ciò che qualche tempo addietro capitò anche a Diners Club Italia, ovvero un veto, da parte della Banca d'Italia, ad emettere nuove carte di credito prima che la società ponga rimedio ad alcune problematiche di carattere normativo che ne determinano un quadro del tutto irregolare rispetto alle leggi vigenti nel nostro Paese.

Le irregolarità riscontrate dalla nostra banca centrale ineriscono principalmente tre aspetti: usura, riciclaggio e trasparenza.

Sul fronte dell'usura, sono state riscontrate violazioni nel calcolo degli interessi di mora. L'antiriciclaggio è stato tirato in ballo per via di alcune irregolarità in tema di verifica e registrazione della clientela con particolare riferimento all'archivio unico informatico della società che è risultato essere del tutto inadeguato a consentire la registrazione dei dati della clientela stessa. Per ciò che attiene i profili di trasparenza non veniva invece comunicata al cliente l'esistenza di limiti di disponibilità di credito.

La società inglese, con sede a Londra Belgrave House, 76 Buckingham Palace Road, ha fatto sapere attraverso un comunicato stampa diramato ai mass media che realizzerà a breve un aggiornamento dei propri sistemi informativi e di tutte le procedure al fine di adeguarsi alla normativa italiana. American Express sospenderà in via del tutto temporanea l'emissione di nuove carte revolving a partire da lunedì 12 aprile 2010, e riprenderà ad emettere le carte non appena l'aggiornamento sarà completato.

Per chi è già in possesso di una carta American Express rimane tutto invariato. Il provvedimento della Banca d'Italia riguarda, infatti, soltanto le carte di nuova emissione.

giovedì 8 aprile 2010

Mutui a tassi agevolati per chi effettua opere e lavori rientranti nel Piano Casa

Mutui a tassi agevolati per chi effettua opere e lavori rientranti nel Piano Casa, questo è, in estrema sintesi, il succo dell'accordo siglato in Veneto, qualche giorno fa, per merito della lungimiranza degli amministratori del Comune di Malo, ridente cittadina in provincia di Vicenza che conta circa 14.000 abitanti e in cui nacque San Gaetano Thiene nel lontano 1480, e della Banca Alto Vicentino.

L'accordo ha una duplice finalità, da un lato vuole agevolare le famiglie attraverso la concessione di finanziamenti a tassi agevolati che siano in grado di garantire l'esecuzione di tutti i lavori di ristrutturazione necessari alla propria abitazione, dall'altro le aziende che vantano un credito certo ed esigibile nei confronti del Comune di Malo potranno contare sull'apertura di linee di credito agevolate a loro favore. L'istituto di credito cooperativo Alto Vicentino, in questo modo, anticiperà ai fornitori dell'amministrazione comunale quelle somme dovute che non possono essere versate dall'ente, a causa dei vincoli del Patto di Stabilità, favorendo così un'innovativa forma di sostegno alle famiglie ed alle imprese.

martedì 6 aprile 2010

Valutazione del prestito zero spese Barclays

Il "prestito zero spese della Barclays" è un finanziamento che rientra nella categoria dei prestiti personali e, alla stregua di questi, può essere richiesto senza motivazione per importi che vanno da un minimo di 2.000 euro ad un massimo di 30.000 euro con piani d'ammortamento da 12 a 84 mesi, nella versione priva di copertura assicurativa e da 24 a 84 mesi per ciò che attiene il contratto comprensivo di polizza d'assicurazione a tutela del finanziamento.

Sul fronte dei tassi d'interesse, il prestito zero spese di Barclays, si colloca su posizioni medie di mercato. Attualmente il TAN massimo è pari al 9,50% e il TAEG massimo si attesta al 14,16%. D'altronde non si può pretendere di più da un prodotto privo di spese d'istruttoria, di incasso rata, di comunicazione periodica alla clientela e di commissioni per l'estinzione anticipata del finanziamento. Ciò che, invece, è apprezzabile risiede nel fatto che non è obbligatorio aprire un conto corrente presso Barclays Bank.

La copertura assicurativa del prestito, che è sempre consigliabile sottoscrivere al fine di tutelarsi nel caso in cui non si riuscisse, per svariati motivi, a far fronte alle obbligazioni assunte, incide sul totale per il 4% dell’importo erogato. La polizza collegata a questo particolare prodotto si chiama "Barclays Rischiozero" e si accompagna alla polizza "Casa e Salute", che garantisce assistenza alla propria persona e alla propria casa senza ulteriori costi aggiuntivi. L'unica forma d'assicurazione a pagamento, che per altro è del tutto facoltativa, è la polizza "Curati e Assicurati" che prevede il pagamento di un premio pari a 9 euro mensili per tutta la durata del contratto.

Nel complesso il prestito zero spese della Barclays è da ritenersi un prodotto abbastanza buono, non eccezionale, ma sicuramente valido per far fronte ad esigenze di liquidità immediata anche per la rapidità di valutazione ed erogazione del prestito stesso. Sulla serietà ed il prestigio dell'istituto di credito in questione non ci sono dubbi. L'attività della Barclays Bank è regolata dal Financial Services Authority (FSA) che è un organismo indipendente non governativo, dotato dei poteri di legge per i servizi finanziari e Markets Act 2000.

giovedì 1 aprile 2010

Decreto legge 40/2010 incentivi ai consumi

Lo scorso 25 Marzo è stato approvato dal Governo un importante Decreto Legge (Decreto Legge numero 40 del 2010) che contiene le misure attuative degli incentivi ai consumi in merito a diversi ambiti.

La misura può contare su un plafond di 300 milioni di euro, in parte frutto della lotta all'evasione fiscale e, per un terzo, contributo diretto del Ministero dello Sviluppo Economico.

In estrema sintesi ecco quali sono i settori d'intervento individuati e la disponibilità economica per ciascuno di essi:

  • Fondi per l'acquisto di cucine componibili (60 milioni di euro);
  • Fondi per l'acquisto di elettrodomestici singoli (50 milioni di euro);
  • Fondi per la costruzione di immobili più efficienti dal punto di vista energetico (60 milioni di euro);
  • Fondi per l'accesso ad Internet con la banda larga (20 milioni di euro) - riservati ai giovani dai 18 ai 30 anni;
  • Fondi per l'acquisto di rimorchi (8 milioni di euro) - riservati alle imprese;
  • Fondi per l'acquisto di macchine agricole e movimento terra (20 milioni di euro) - riservati alle imprese;
  • Fondi per l'acquisto di gru per le imprese edili (40 milioni di euro);
  • Fondi per l'acquisto di motori industriali ad alta efficienza energetica (10 milioni di euro);
  • Fondi destinati al settore nautico (20 milioni di euro);
  • Fondi dedicati all'acquisto di motocicli (12 milioni di euro) - la rottamazione è necessaria per l'acquisto di motocicli "EURO 3" mentre lo sconto è svincolato dalla sostituzione nel caso di motocicli elettrici, fino ad un massimo di 1.500 euro.
Merita un minimo di attenzione in più il capitolo relativo alla riqualificazione energetica degli immobili. Saranno, infatti, circa 10.000 le abitazioni di classe energetica A e B (con un consumo inferiore rispettivamente ai 30 e ai 50 Kwh/mq/anno - chilovattora al metroquadrato all'anno) che beneficeranno dei 60 milioni di euro di incentivi messi a disposizione per il bonus casa. L'obiettivo del provvedimento è quello di incentivare il più possibile la costruzione e l'acquisto di case ad alta efficienza energetica, nella piena osservanza del ddl 192/2005 che ha fissato i requisiti di consumo energetico per mq degli edifici attraverso il calcolo del cosiddetto "indice di prestazione energetica". Per chi acquista un immobile che rientra in una delle categorie sopracitate, l'importo massimo dell'agevolazione è rispettivamente di 7.000 euro e 5.000 euro, a seconda della classe di fabbisogno energetico alla quale appartiene l'unità immobiliare in questione.

All'indomani dell'entrata in vigore del decreto, tra le altre cose, è stato istiuito il barcometro per il cambio di bandiera delle navi, le cartelle esattoriali oltre confine viaggeranno con raccomandata e sarà possibile notificare, sempre a mezzo raccomandata, anche le sentenze o consegnarle direttamente. Cade, inoltre, l'obbligo delle garanzie fidejussorie per importi inferiori ai 50.000 euro se il contribuente viene a patti con il fisco oppure in caso di una sua rinuncia alla lite.

Dal 6 Aprile 2010, invece, saranno ammessi agli incentivi solo gli acquisti effettuati da tale data e fino al 31 Dicembre 2010. E' bene tener presente che i bonus sono a esaurimento delle risorse stanziate per ogni singola tipologia di bene e servizio. Il meccanismo di rimborso, che sarà garantito da Poste Italiane ai commercianti che effettuano gli sconti, avverrà secondo tre modalità diverse: 1) tramite bonifico bancario; 2) tramite bonifico postale; 3) tramite il servizio Postagiro. Il rivenditore verificherà online o telefonicamente con le Poste la residua disponibilità di risorse.

Dal primo Maggio prossimo diventerà obbligatoria la comunicazione a registro delle imprese, all'Agenzia delle Entrate, all'Inps e all'Inail della deliberazione di modifica degli atti costitutivi per il trasferimento all'estero della sede sociale delle società. Questo nuovo adempimento burocratico dovrà essere effettuato con il modello di comunicazione unica già utilizzato per l'accesso o la cancellazione al registro delle imprese.

Dal 25 Maggio 2010 il decreto prevede che sia fissato perentoriamente in 60 giorni di tempo il termine entro cui dovranno essere predisposte le misure anti abusivismo nel servizio taxi e nel noleggio auto con conducente.

In fine, dal primo luglio prossimo decorreranno gli obblighi di comunicazione anti frode, trimestrale e mensile, dei dati relativi a prestazioni di servizi e a cessioni di beni da e per Paesi inseriti almeno in una delle due "black list" italiane.

DECRETO LEGGE Numero 40 Del 25 Marzo 2010
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