martedì 30 giugno 2009

Commissione di massimo scoperto allo 0,5%

Tra i mille balzelli inopinatamente appioppati ai clienti da parte delle banche, quello più indigesto è di sicuro colui il quale risponde al nome di "Commissione di massimo scoperto".

Le associazioni dei consumatori da una parte ed il Governo dall'altra, a più riprese hanno cercato soluzioni in grado di rimodulare questa voce di costo a vantaggio dei consumatori, pur tuttavia riconoscendone la leggittimità applicativa da parte degli istituti di credito.

Inizialmente si è stabilito, con il Decreto anticrisi, la nullità della commissione di massimo scoperto quando il cliente non ha un fido o il saldo del conto corrente è in rosso per meno di 30 giorni consecutivi. Per ciò che attiene la banca, invece, è prevista una remunerazione per la sola messa a disposizione di una linea di credito a prescindere dall'utilizzo e dalla durata dell'utilizzo dei fondi.

Le banche, fiutando il minor guadagno, hanno abilmente aggirato la norma, inventando, con estro e creatività, nuove voci di costo dai nomi più disparati come, ad esempio, "corrispettivo sull'accordato", "penale di sconfino", "tasso debitore in caso di utilizzo oltre fido", tutte aventi lo stesso fine, ovvero svolgere la medesima funzione della commissione sul massimo scoperto.

Ebbene, tutte queste voci assimilabili alla CMS sono state dichiarate nulle da un decreto legge ad hoc, approvato venerdì scorso dal Consiglio dei Ministri, in base al quale, l'ammontare del corrispettivo per il servizio di messa a disposizione di somme a favore del cliente non può, in nessun caso, superare lo 0,5% per trimestre, dell'importo dell'affidamento, a pena di nullità del patto di remunerazione.

Restano, invece, ancora in vigore le spese, per lo più forfettarie, previste in caso di utilizzo extra fido o di sconfinamento in rosso per i clienti non affidati.

domenica 28 giugno 2009

Mutui: chi ha diritto al 4%?

L’Abi, attraverso una circolare inviata agli istituti di credito operanti sul territorio nazionale, lo scorso 16 giugno, ha esteso a tutti i mutuatari la possibilità di ottenere, con una semplice autocertificazione (da produrre entro il 31 gennaio 2010), la riduzione al 4% degli interessi da versare quest’anno sui mutui prima casa, contratti prima del 31 ottobre 2008.

Di fatto, gli effetti di questa circolare interessano tutti i possibili beneficiari, prescindendo dalla presenza o meno di questi ultimi, all’interno delle liste dell’Agenzia delle Entrate così come, in un primo tempo, dettava l’articolo 2 commi 1-3 della legge 2/2009.

Le banche dovranno inviare un’informativa chiara al riguardo in maniera da rendere edotti di questa opportunità i clienti. Le modalità attraverso le quali questa informativa dovrà essere fatta possono inerire le normali comunicazioni periodiche o anche gli avvisi di pagamento delle rate.

Per quanto riguarda il contenuto dell’informativa, le banche dovranno riportare la descrizione sintetica del provvedimento, i requisiti dei beneficiari della norma e indicazioni inerenti l’utilizzo del documento di autocertificazione.

L’agevolazione spetta, ovviamente, solo a chi non ha ancora ottenuto la riduzione della rata.

sabato 27 giugno 2009

Surroga del mutuo in 30 giorni o la banca dovrà risarcire l'1% al cliente

La manovra d'estate, varata dal Governo, propone tutta una serie di provvedimenti atti a regolamentare alcuni aspetti dell'attività bancaria che, negli ultimi tempi hanno causato diversi disagi ai consumatori.

Prima fra tutti la surroga del mutuo, entrata ormai in vigore da tempo, ma mai del tutto digerita dagli istituti di credito che spesso l'anno osteggiata fortemente.

Ebbene, la bozza del provvedimento, posto in essere dal ministro Tremonti, prevede che qualora la pratica inerente la surroga del mutuo, ad opera della banca cedente, non venga perfezionata entro 30 giorni, a far data dalla richiesta del cliente, quest'ultimo abbia diritto ad un risarcimento pari all'1% del valore del mutuo, per ogni mese o frazione di mese di ritardo.

Ad esempio, se il valore del mutuo è pari a 100.000 euro e la richiesta di surroga è avvenuta, da parte del cliente, l'1 luglio 2009 ma la banca cedente ha perfezionato la procedura il 5 agosto 2009, il cliente avrà diritto ad un risarcimento pari a 1.000 euro.

Quello della surroga del mutuo è un istituto valido, che consente ai consumatori di ottenere delle condizioni migliori, trasferendo il rapporto in essere presso un altro istituto di credito, soprattutto per quel che concerne i tassi d'interesse applicati al finanziamento. Fin'ora ottenere la surroga è stato piuttosto complicato a causa di mille problematiche, più o meno reali, sollevate a vario titolo dalle banche, più per paura di perdere i clienti che per altro. Adesso, con l'entrata in vigore di questo provvedimento, tutto l'iter burocratico dovrebbe filar via liscio come l'olio... almeno si spera!

APPROFONDIMENTI

- Tre soluzioni per abbassare la rata del mutuo

giovedì 25 giugno 2009

Borsa di studio sul microcredito per giovani laureati in materie economico-finanziarie

Il microcredito, in Italia, necessita di maggiore attenzione da parte del mondo bancario poiché il suo vero potenziale non si è ancora del tutto palesato. A tal fine, l'Abi, nell’ambito dell’evento "Credito alle Famiglie 2009", appena conclusosi, ha annunciato l'istituzione di una borsa di studio sul microcredito, del valore di 4.000 euro, denominata "Mocrocredito Italia", destinata a giovani laureati in materie economico-finanziarie, con lo scopo di finanziare la realizzazione di un progetto di ricerca volto ad individuare le potenzialità di sviluppo di tale segmento da parte degli istituti di credito operanti nel nostro Paese.

La borsa di studio è riservata a giovani di età non superiore a 30 anni, laureati in materie economico-finanziarie, e che stiano svolgendo o abbiano svolto attività di ricerca presso enti pubblici o privati nelle stesse materie. Sono ammessi alla selezione sia i cittadini italiani che i cittadini stranieri.

I candidati interessati a partecipare alla selezione per la concessione della Borsa di studio devono inviare la domanda di partecipazione e la proposta del progetto di ricerca all’indirizzo e-mail borsamicrocredito@abi.it, entro e non oltre il 30 settembre 2009. E' altresì necessario allegare alla domanda il proprio curriculum vitae, i titoli di studio conseguiti e un attestato rilasciato dall’ente pubblico o privato presso cui si svolge o si è svolta l’attività di ricerca, oltreché, laddove siano presenti, pubblicazioni effettuate da parte del candidato.

Come si evince dal comunicato stampa diramato dall'Abi, l'assegnazione della borsa di studio sarà deliberata entro il 31 ottobre 2009 da una commissione esaminatrice composta da cinque esperti. Ai fini della selezione, particolare attenzione sarà data alla qualità del progetto di ricerca presentato, valutata in base al contenuto innovativo, alla potenzialità di sviluppo in Italia, e alla rilevanza degli obiettivi del progetto di ricerca per l’industria bancaria.

Per partecipare al bando sono richiesti i seguenti requisiti:

1. essere in possesso di Laurea appartenente alla Classe delle lauree specialistiche in Scienze Economiche conseguita presso un’Università Italiana entro la durata legale prevista dal corso di laurea (ovvero un titolo di studio equipollente conseguito presso università straniere;

2. aver sostenuto la tesi di laurea su un argomento dell’ambito economico-finanziario;

3. anno di nascita non antecedente al 1 gennaio 1979;

4. aver svolto o stare svolgendo attività di ricerca in materie economico-finanziarie presso enti pubblici o privati;

5. conoscenza, parlata e scritta, di una lingua straniera. La conoscenza della lingua dovrà essere documentata con apposite certificazioni.

La domanda di partecipazione, oltreché sul sito dell'Abi è reperibile anche presso il Settore Crediti Retail raggiungibile telefonicamente al numero 06-6767434, o anche all'interno del box posto qui in basso.

APPROFONDIMENTI

- E' nata PerMicro societa' specializzata nell'erogazione di microcrediti ed operante su tutto il territorio nazionale;

- Microcredito dalla Caritas di Reggio Emilia;

Bando per la Borsa di Studio sul Microcredito

venerdì 19 giugno 2009

Arbitro Bancario Finanziario: disposizioni sul nuovo sistema di risoluzione stragiudiziale delle controversie

La Banca d’Italia ha emanato le disposizioni sul nuovo sistema di risoluzione stragiudiziale delle controversie relative a operazioni e servizi bancari e finanziari, che possono insorgere con la clientela.

Si tratta del cosiddetto ABF, acronimo di "Arbitro Bancario Finanziario", che permetterà ai clienti delle banche e degli intermediari finanziari di ottenere, in tempi rapidi e senza la necessità di affrontare esborsi esorbitanti, una decisione imparziale su reclami che non abbiano trovato soluzione nell’interlocuzione diretta con l’intermediario.

L’ABF sarà articolato in tre collegi giudicanti le cui sedi saranno dislocate a Milano, Roma e Napoli. I clienti delle banche potranno rivolgersi a tutte le filiali della Banca d’Italia sia per ottenere informazioni sia per presentare i ricorsi.

Ciascuno dei tre collegi giudicanti sarà costituito da cinque componenti nominati dalla Banca d’Italia, due dei quali designati da associazioni degli intermediari e dei clienti. Tutti i componenti risponderanno a requisiti di esperienza e imparzialità al fine di assicurare un impegno attivo e costante in seno al collegio.

Le segreterie tecniche della Banca d’Italia affiancheranno ciascun collegio con compiti amministrativi e di istruttoria dei ricorsi.

Una struttura presso l’Amministrazione centrale della Banca d’Italia, a Roma, coordinerà l’attività delle segreterie tecniche e pubblicherà una relazione annuale che darà conto dell’attività svolta dall’ABF.

Per rimanere aggiornati in merito agli orientamenti assunti dai collegi verrà anche istituito un archivio delle decisioni consultabile on-line.

Sarà possibile, per i clienti, ricorrere al nuovo sistema a partire dalla fine di settembre 2009.

DISPOSIZIONI SUI SISTEMI DI RISOLUZIONE STRAGIUDIZIALE DELLE CONTROVERSIE BANCARIE E FINANZIARIE

martedì 16 giugno 2009

Agevolazioni per ricapitalizzazioni e liquidità per venire incontro alle imprese!


La notizia, inerente l'introduzione di ulteriori elementi di flessibilità nel rapporto banca-impresa, comunicata dalla "Federazione Toscana Banche di Credito Cooperativo", ha una valenza straordinaria, soprattutto in un momento di crisi, come quello attuale, in cui le imprese hanno bisogno di contributi concreti per dare seguito alla propria attività in maniera produttiva.

E' stato firmato un protocollo d'intesa, tra la "Federazione TBCC", Confartigianato imprese, CNA, Casartigiani della Toscana ed Artigiancredito Toscano, avente il fine di garantire un concreto sostegno finanziario alle imprese associate, in maniera tale da poter sviluppare e consolidare la propria attività.

Più in dettaglio si tratta di mettere a disposizione delle aziende finanziamenti a breve, medio e lungo termine, finalizzati ad esigenze di cassa, di investimento e liquidità che, per loro natura, sono assistiti da garanzia a prima richiesta di ACT e rientrano nella convenzione unica tra FTBCC e ACT.

Inoltre, sul fronte dei mutui, è prevista la sospensione parziale o totale della rata di rimborso per un periodo che va dai 12 mesi (se la durata residua del prestito è inferiore a 5 anni) ai 18 mesi (se la durata residua del prestito è superiore a 5 anni), con la possibilità di rinegoziare il rapporto, allo scopo di consentire alle imprese artigiane di affrontare con maggiore tranquillità la crisi economica.

La convenzione è già operativa in tutte le 33 BCC della Federazione e riguarda i mutui contratti entro il 31 dicembre 2008 per le richieste che verranno effettuate entro la fine del 2009 e, per accedere a questa agevolazione, sarà necessario essere in regola con il pagamento delle rate del mutuo ed essere associati a Cna o a Confartigianato. La sospensione potrà riguardare la quota capitale e quella interessi o entrambe. La domanda di sospensione è soggetta ad approvazione e verrà applicato uno spread dello 0,75% sul numero delle rate sospese.

Per maggiori e più dettagliate informazioni è possibile telefonare direttamente alla Federazione Toscana Banche di Credito Cooperativo al numero 0556493200.

lunedì 15 giugno 2009

Cos'è il contratto di factoring?

Il contratto di factoring è un contratto atipico paragonabile alla cessione del credito. Questa tipologia contrattuale prevede che un'impresa, detta "factor", gestisce per conto del cliente tutte le operazioni relative alla contabilizzazione, fatturazione e riscossione dei crediti da questo vantati, incluse le azioni giudiziarie che si rendessero necessarie per ottenere la soddisfazione dei crediti.

A titolo di corrispettivo, il factor riceve una percentuale della somma dei crediti gestiti. Il corrispettivo è maggiore se il factor concede al cliente degli anticipi sull'importo dei crediti o, se garantisce il pagamento, accettando il rischio dell'insolvenza del creditore cedutogli dal cliente.

Il contratto di factoring, largamente usato negli Stati Uniti d'America, da qualche anno ha trovato una buona diffusione anche in Italia, pur non essendo previsto, ne regolamentato dal nostro ordinamento giuridico.

Tuttavia, è bene ricordare che i contratti stipulati dalle società di factoring sono assoggettati alla disciplina sulla trasparenza delle operazioni bancarie e finanziarie prevista dal decreto legislativo numero 385 del 1993, in quanto dette società sono comprese tra i soggetti che esercitano professionalmente attività di prestito e finanziamento.

Esistono tre tipologie di contratto di factoring: a) "full factoring"; b) "maturity factoring"; c) "international factoring".

Il contratto di factoring "full factoring" prevede che vengano acquistati, senza soluzione di continuità, i crediti commerciali dei clienti man mano che sorgono, applicando i nuovi principi contabili IAS/IFRS; con il contratto di factoring "maturity factoring", invece, vengono mantenute uguali tutte le componenti gestionali e assicurative e il factor si astiene dal fornire supporto finanziario al cliente; infine, l'"international factoring" è una tipologia di contratto riservata a clienti e debitori di paesi differenti che può essere definito alla stregua di un pacchetto di servizi concepito per facilitare le vendite all'estero e consentire all'esportatore di concedere condizioni competitive ai propri clienti.

Per quel che concerne la cessione dei crediti, questa può avvenire in due modi: a) pro-solvendo; b) pro-soluto.

La cessione pro-solvendo è costituita dalla gestione e dall’incasso dei crediti commerciali ceduti dal cliente e fa ricadere su quest'ultimo il rischio dell'eventuale insolvenza dei crediti ceduti; la cessione pro-soluto, al contrario, prevede che sia il factor ad assumersi il rischio di insolvenza dei crediti ceduti ed in caso di inadempimento di questi ultimi non potrà richiedere la restituzione degli anticipi versati al cliente.

domenica 14 giugno 2009

Basilea 2 ha messo in difficoltà il sistema produttivo calabrese!

Nell'ambito del convegno intitolato "La crisi economica, le banche e la Calabria", organizzato dalla Uilca Calabria e patrocinato dall'assessorato regionale al Bilancio, tenutosi presso l'hotel 501 di Vibo Valentia, si è lungamente discusso della crisi economica in atto e delle crescenti difficoltà dell'accesso al credito, tracciando un'impietosa analisi del comportamento dei principali attori economici che agiscono sullo scenario di un'economia strutturalmente debole come quella calabrese.

Damiano Silipo, professore ordinario del Dipartimento di Economia e Statistica presso l'Università degli Studi della Calabria, ha analizzato dettagliatamente l'evoluzione del mercato finanziario e creditizio in Calabria nell'ultimo decennio, illustrando l'influenza del sistema bancario rispetto allo sviluppo di un territorio. "Dietro l'apparente diminuzione del rapporto impieghi/depositi - ha detto Silipo - si celano altri significativi dati che indicano dove si sia indirizzato l'investimento delle banche in Calabria. Questo non è andato a favore delle imprese ma è servito a finanziare, soprattutto, l'indebitamento delle famiglie, cresciuto del 139% in dieci anni. Al contrario le imprese sono state sostenute dalle banche in misura molto minore di quanto non sia avvenuto al centro-nord dove, negli ultimi due anni, questo dato ha avuto un incremento del 100%".

Nel corso del dibattito, poi, Damiano Silipo ha azzardato una previsione secondo la quale, "la Calabria subirà più di altre aree la crisi perché, anche a parità di altre condizioni, le banche avranno interessi a riallocare i prestiti dove ci sono meno rischi e per gli effetti di "Basilea 2" che penalizza le imprese sotto capitalizzate.

sabato 13 giugno 2009

Accesso al credito facilitato da una convenzione stipulata tra Confindustria VV e Ubi Banca Carime

L'accesso al credito da parte delle aziende è, soprattutto al Sud, quasi una chimera, un sogno irrealizzabile che, troppo spesso costringe gli imprenditori a dover ridimensionare i propri piani di sviluppo, magari rinunciando all'acquisto di nuovi macchinari o tagliando i costi inerenti la ricerca. Nei casi più gravi l'unica "arma" a disposizione delle aziende è quella di licenziare i dipendenti o chiudere del tutto i battenti.

In quel di Vibo Valentia, questo triste ed allarmante dato di fatto, ha spinto la locale sezione della Confindustria a stipulare un accordo quadro con Ubi Banca Carime al fine di agevolare, quanto più possibile, l'accesso al credito di tutte quelle imprese che, all'anno, fatturino fino a 2,5 milioni di euro e che, in tal modo, potranno trovare, negli strumenti messi a disposizione dall’accordo tra i due enti, un sostegno per rilanciare gli investimenti attraverso mutui a tasso agevolato, leasing strumentale ed automobilistico, assicurazione e previdenza, remote banking, conti corrente (tutte le tipologie del conto a pacchetto "Utilio"), con l’obiettivo di assicurare sostegno alle iniziative imprenditoriali, sia attraverso attività di consulenza e assistenza finanziaria, sia con l’offerta di prodotti e servizi ad alto valore aggiunto.

Sul fronte dei mutui, ad esempio, prendendo in considerazione un mutuo fondiario a 10 anni, per un’impresa che si dimostri anche di media affidabilità, il tasso fisso praticato dalla banca sarà del 3,80% con uno spread dell’1,40%, e per quanto riguarda il tasso variabile le condizioni saranno ancora più vantaggiose.

Per quel che concerne i prestiti ordinari a 5 anni, invece, i tassi si attestano intorno al 3,50%, fattispecie, quest'ultima, comune anche ai prestiti chirografari fino a 10 anni.

giovedì 11 giugno 2009

Finanziamenti a tasso agevolato per gli imprenditori - siglato accordo Artigiancoop e Bnl

Favorire l'accesso al credito delle piccole e medie imprese è di vitale importanza affinché il sistema economico italiano possa rilanciarsi ed uscire, quanto prima, dalla crisi economica che ci attanaglia.

A tal fine, Artigiancoop (Cooperativa Artigiana di Garanzia) e Bnl, nella Regione Lazio, hanno siglato un importante accordo secondo il quale tutti gli artigiani e gli imprenditori aderenti alla cooperativa godranno di finanziamenti a tassi agevolati a breve, medio e lungo termine, senza limiti di importo e con tempi di restituzione fino a 20 anni, sia per gli investimenti in beni mobili e immobili che per l'acquisto di scorte e ripristino di liquidità.

Novità anche per quel che concerne il leasing mobiliare/strumentale e immobiliare, con l'introduzione della possibilità di stipulare il contratto direttamente presso la sede della cooperativa.

L'Artigiancoop vanta, a tutt'oggi, circa 3000 soci e convenzioni con 18 istituti di credito, tra cui la Cassa di Risparmio di Viterbo, la Banca di Roma, il Banco di Brescia, la Banca Cattolica di Montefiascone, la Cassa di Risparmio di Orvieto, la Banca della Tuscia, Banca Etruria (per piccoli prestiti e mutui chirografari), Unipol Banca (per il mutuo ipotecario), ed altri.

I tassi d'interesse sono molto contenuti e, in media, si aggirano attorno al 4%, circostanza, questa, che di fatto attrae i soci ad iscriversi alla cooperativa che, è bene ricordarlo, offre tutta una serie di servizi aggiuntivi che vanno dalle agevolazioni per l'acquisto di automezzi ai contributi a fondo perduto per la certificazione di qualità e l'attestazione Soa.

Maggiori e più dettagliate informazioni possono essere reperite direttamente telefonando alla cooperativa (0761 - 326133) che ha sede a Viterbo, in via I maggio 3.

mercoledì 10 giugno 2009

Analisi Prestito Meritatamente Bnl

Il "Prestito Meritatamente Bnl" è un finanziamento agevolato, a tasso fisso, pensato appositamente per favorire un rapido e facile accesso al credito di tutti quegli studenti che nel corso della propria carriera si siano distinti per i propri meriti.

In particolare, il "Prestito Meritatamente", disponibile in due versioni, "Prestito di Merito" e "Prestito di Lode", ha la finalità di finanziare gli studi, le attività formative, i master, il programma Erasmus, l'affitto di un'unità immobiliare e l'acquisto di un computer portatile con connessione internet wi-fi.

Analisi del "Prestito di Merito"

Il "Prestito di Merito" è riservato agli studenti, tra i 18 e i 35 anni muniti di PIN specifico rilasciato dall’università, che abbiano conseguito il diploma con almeno l’80% del voto massimo previsto, o che abbiano una media universitaria del 24, ovvero abbiano conseguito una laurea con almeno il 90% del voto massimo.

Il finanziamento è a tasso fisso con un TAN del 5,65% e un TAEG del 5,80%. Gli importi finanziabili vanno da un minimo di 500 euro ad un massimo di 6000 euro. Per l'acquisto di un pc portatile, tuttavia, non è possibile richiedere più di 1000 euro.

Il piano d'ammortamento va da un minimo di 6 ad un massimo di 36 mesi, con rimborsi mensili addebitati direttamente, a mezzo RID, su un conto corrente della Bnl.

Non sono previsti costi d'istruttoria ne penali per estinzione anticipata del finanziamento.

La documentazione richiesta è davvero basilare e consiste nella presentazione della propria carta d'identità, del codice fiscale e del PIN rilasciato dall'università di appartenenza.

Analisi del "Prestito di Lode"

Il "Prestito di Lode" è, a differenza del "Prestito di Merito", riservato agli studenti che abbiano conseguito il diploma con il massimo dei voti, o che abbiano una media universitaria del 27, ovvero abbiano conseguito una laurea con il massimo dei voti.

Il "Prestito di Lode" è identico al "Prestito di Merito" la differenza risiede solo nei tassi d'interesse applicati che, a ben vedere, sono ancora più convenienti e si attestano al 5,15%, per quanto riguarda il TAN, e al 5,27% per ciò che attiene il TAEG.

Conclusioni

Il "Prestito Meritatamente" della Bnl, dunque, si configura come un contenitore all'interno del quale risiedono due prodotti finanziari molto simili fra loro che, differiscono soltanto per il target cui si rivolgono e per i tassi d'interesse che, in entrambi i casi, sono molto convenienti.

La prassi inerente la richiesta del finanziamento è estremamente rapida e non richiede la produzione di tanti documenti, fattispecie quest'ultima, che non determina una consistente perdita di tempo per gli studenti interessati all'iniziativa.

Inoltre, ed è bene evidenziarlo, non è richiesta alcuna garanzia né il possesso di un reddito dimostrabile poiché, in caso di insolvenza, è il Governo che funge da garante attraverso il "Fondo per il credito ai giovani", costituito presso il Ministero per le Politiche giovanili e le Attività sportive, meglio conosciuto come "Diamogli Credito".

domenica 7 giugno 2009

Analisi Mutuo Planet Cariparma

Mutuo Planet Cariparma è un prodotto appositamente studiato dalla banca emiliana, facente parte del gruppo Credit Agricòle, al fine di agevolare l'accesso al credito, con finalità d'acquisto di un'unità immobiliare in Italia, da parte degli stranieri residenti nel nostro Paese (da almeno 5 anni) e dotati di regolare permesso di soggiorno.

Mutuo Planet, ormai come avviene nella stragrande maggioranza dei casi, finanzia l'80% del valore dell'immobile e, solo in alcuni casi, può spingersi fino al 100%, purché l'importo massimo richiesto non superi i 110.000 euro e vi sia una garanzia aggiuntiva a favore della Banca che garantisca la quota di mutuo eccedente l'80%, a tal fine è obbligatoria la sottoscrizione della "Polizza Credito RAS", il cui premio va pagato in unica soluzione, contestualmente all'erogazione del mutuo.

Come stabilito dalla legge, il mutuo prevede la sottoscrizione obbligatoria di una polizza incendio e scoppio, anche in questo caso fornita dalla RAS, il cui costo è pari allo 0,25 per mille del valore cauzionale dell'immobile moltiplicato per il numero di anni della durata del mutuo.

Sempre per ciò che attiene le garanzie assicurative, Mutuo Planet Casa Cariparma ne prevede due gratuite e tre a pagamento. Per ciò che attiene le polizze gratuite si tratta di un'assicurazione infortuni e di una pronto intervento: a) la polizza infortuni Zurigo garantisce il risarcimento del debito residuo (fino a 50.000 euro con franchigia del 15%) a seguito di un infortunio che porta alla morte del mutuatario o alla sua invalidità permanente, in rapporto percentuale pari o superiore al 40%; b) l'assicurazione pronto intervento, invece, copre le spese per interventi idraulici, elettrici ed il ricorso urgente ad un fabbro il tutto fino ad un massimo di 250 euro.

Per quanto riguarda i prodotti assicurativi a pagamento collegati al mutuo vi è la possibilità di sottoscrivere la polizza Multirischi Finaref o polizza Vita Finaref; la polizza incendio e scoppio Ras e la polizza Credito Ras.

Mutuo Planet si presenta in due versioni differenti, quella a tasso fisso e quella a tasso variabile. Per entrambe sono previste durate molto particolari che vanno da un minimo di 19 mesi ad un massimo di 20 anni (mutuo planet a tasso fisso) o 25 anni (mutuo planet a tasso variabile con opzione per il fisso).

Il pagamento delle rate di rimborso può avvenire mensilmente, trimestralmente o semestralmente, solo attraverso il conto Planet Cariparma.

Sul fronte dei tassi, diciamo che Cariparma non applica quelli tra i più bassi del mercato. Attualmente, la media, è del 5,61% per ciò che attiene il TAN e del 5,94% per il TAEG (mutuo a tasso fisso con durata decennale - fonte Adusbef). In ogni modo, per avere un'idea più precisa di quelli che sono i costi reali gravanti sui singoli casi, Cariparma ha messo a disposizione degli utenti un numero verde 800 771100 al quale poter rivolgere tutte le domande del caso.

sabato 6 giugno 2009

Disponibili i software per la compilazione di Unico 2009 e Consolidato Nazionale Mondiale

Sul sito dell’Agenzia delle Entrate sono già disponibili i software per la compilazione dei modelli: Unico Persone Fisiche (PF), Società di Capitali (SC), Società di persone (SP) ed Enti non commerciali (ENC), nonché il prodotto di compilazione per il Consolidato Nazionale Mondiale.

Per i contribuenti che utilizzano il modello Unico Persone Fisiche sono disponibili sul sito dell’Agenzia delle Entrate due differenti modalità di compilazione: il software e la compilazione via web.

I contribuenti non soggetti agli studi di settore, che non posseggono redditi da partecipazione e che non devono presentare il modello Iva possono compilare il modello Unico PF e il modello Unico in versione “mini” in modalità web.

La versione “mini” di Unico 2009, novità introdotta quest’anno, presenta solo quattro facciate al posto di otto ed è dedicata ai contribuenti che presentano le situazioni più comuni e più semplici. Non può essere infatti utilizzato dai titolari di partita Iva, da chi deve presentare la dichiarazione per conto di altri (ad esempio eredi o tutori) e da coloro che devono presentare una dichiarazione correttiva o integrativa.

Per compilare e inviare il modello Unico 2009 in modalità web non è necessario installare alcun software sul proprio pc, ma bastano pochi click per la compilazione e l’invio della dichiarazione.

Per tutti gli altri contribuenti è invece disponibile come ogni anno il software Uniconline PF da scaricare ed installare.

giovedì 4 giugno 2009

Chi è il credit manager?

Chi è e cosa fa il credit manager all'interno di un'azienda? Questa che, a prima vista, potrebbe sembrare una domanda banale, in realtà vuol far emergere una figura professionale che, per competenze e duttilità, sta divenendo, con sempre maggiore frequenza, indispensabile.

Il credit manager, infatti ha un compito fondamentale: prevenire il rischio del credito molto prima di doverne tentare il recupero con l'ausilio di aziende specializzate nel settore. Il credit manager, però, non si limita a questa attività, valuta i pericoli di insolvenza dei diversi clienti e opera come figura collante tra le divisioni finanziaria e commerciale, con l'incarico di valutare la solidità della clientela, dal punto di vista economico-finanziario, per la concessione degli affidamenti, definendo, al contempo, anche gli strumenti di pagamento più idonei a supportare la parte di vendita in base ai rischi legati al mancato pagamento da parte dei singoli clienti.

I compiti del credit manager, però, non finiscono qui. Come dicevamo in precedenza, si tratta di una figura molto duttile che è in grado di far fronte a situazioni delicate e complesse quali, ad esempio, la ripianificazione del debito, rimodulando le condizioni e gli strumenti di pagamento, al fine di stabilire i piani di rientro.

Il credit manager, in ogni modo, quando si relaziona con un cliente, deve sempre considerare l'importanza di preservare anche l'azione commerciale dell'azienda per la quale lavora. In alcuni casi, arriva anche a supportare l'attività legale, per la preparazione di decreti ingiuntivi.

Come si evince da questa breve presentazione della figura del credit manager, questi non si limita ad analizzare gli asset e i bilanci dei partner e dei fornitori, controllando il ciclo dei pagamenti ed effettuando servizi di tesoreria, ma è un vero e proprio consulente delle divisioni finanziarie e commerciali dell'azienda, in grado di effettuare studi sui piani finanziari a lungo termine.

Per fare il credit manager non esiste un percorso formativo prestabilito, ma si richiedono una laurea in economia e aver maturato, in precedenza, esperienza in ambiti affini. Sono richieste conoscenze degli strumenti finanziari, giuridici e di tecnica amministrativa e commerciale, ma anche doti relazionali.

Quella del credit manager è una figura professionale molto richiesta: attualmente, infatti, se ne contano solo poche centinaia, ma il numero è destinato a salire rapidamente. Anche le aziende in rete, che fanno B2B (Business to Business) sono, sempre di più, fortemente interessate a questa figura.

mercoledì 3 giugno 2009

Prestiti agevolati alle imprese in crisi economica

Tra qualche giorno la Direzione Generale della Concorrenza dell'UE, che ha il compito di far rispettare le regole stabilite dai trattati comunitari, al fine di evitare distorsioni della concorrenza all’interno dell’UE e di garantire il funzionamento efficiente dei mercati, ha deciso l'approvazione di un provvedimento che, di fatto, da il via libera all'erogazione da parte delle autorità nazionali, regionali e locali del nostro Paese, di aiuti economici alle imprese sotto forma di prestiti a tassi agevolati.

Tali agevolazioni, però, non spetteranno a tutte le imprese ma solo a quelle che non si trovavano in difficoltà prima del primo luglio del 2008 e che richiederanno un prestito entro e non oltre il 31 dicembre del 2010.

Il provvedimento rispetta appieno i principi comuni per una valutazione economica della compatibilità degli aiuti di Stato ai sensi dell'articolo 87, paragrafo 3, del Trattato CE che recita testualmente: "La Commissione Europea può autorizzare aiuti di Stato che contribuiscono a realizzare almeno uno degli obiettivi di interesse comune di cui all’articolo 87, paragrafo 3, del trattato CE. Il contributo di una misura alla realizzazione di un obiettivo di interesse comune è valutabile in termini di efficienza o di equità. È pertanto opportuno che, nell’approntare misure di aiuto, gli Stati membri definiscano l’obiettivo perseguito indicando in particolare se la misura è intesa ad una maggiore efficienza del mercato o a risolvere problemi di equità. Alcuni obiettivi possono mirare alla risoluzione tanto di problemi di equità che di efficienza".

Maggiori dettagli inerenti il provvedimento verranno resi noti a breve attraverso la pubblicazione e diffusione, da parte della Direzione Generale della Concorrenza dell'UE, del documento numero 268/2009 che, oltre a far chiarezza in merito ai paletti caratterizzanti la misura, ovvero la sua limitazione temporale e il target di imprese interessate, servirà per esplicitare quelli che sono gli obiettivi da conseguire.

Nel nostro Paese si punta decisamente a migliorare la liquidità delle imprese colpite dall'attuale rallentamento dell'economia, senza determinare indebiti distorsioni della concorrenza. Una riduzione significativa del costo dei prestiti, come ha detto Neelie Kroes, commissario europeo alla concorrenza, può essere un modo effettivo per incoraggiare gli investimenti delle aziende e la ripresa economica.

martedì 2 giugno 2009

Mutuo Alberto della Banca Popolare di Verona e Novara

Mutuo Alberto, della Banca Popolare di Verona e Novara, è un prodotto innovativo e decisamente diverso dai soliti mutui disponibili oggigiorno sul mercato del credito.

Facente parte della famiglia "Offset Account Mortgage", Mutuo Alberto, un pò come avviene per il "Mutuo Risparmio di Che Banca!", consente, ai sottoscrittori, di agganciare il finanziamento al proprio conto corrente, lasciando loro la facoltà di decidere se utilizzare gli interessi creditori maturati sulla giacenza, remunerati allo stesso tasso del mutuo contratto, per il pagamento della rata di mutuo, ovvero del capitale residuo.

Mutuo Alberto si presenta in tre differenti versioni, aventi tutte le medesime caratteristiche di base e poche differenze che, in seguito analizzeremo sinteticamente. Si tratta di: Mutuo Alberto + Conto Corrente Specchio Tuttofare; Mutuo Alberto + Conto Corrente Insieme Soci Giovani e Mutuo Alberto + Conto Corrente Insieme Soci.

Analisi di Mutuo Alberto + Conto Corrente Specchio Tuttofare

La prima versione che andiamo ad analizzare è quella che prevede l'abbinamento del mutuo ad un prodotto, denominato per l'appunto Specchio Tuttofare, che è un conto corrente di tipo tradizionale, a canone fisso (6,50 euro al mese con addebito trimestrale) e riservato ai clienti privati. Tramite questo conto è possibile effettuare tutte le operazioni di routine quali, a titolo esemplificativo, versamenti, prelievi, bonifici, domiciliazione utenze domestiche, accredito dello stipendio o della pensione, eccetera. L'apertura del conto determina, a discrezione della Banca o della società emittente, il rilascio del Bancomat e di una carta di credito revolving. Specchio Tuttofare è gestibile anche via internet, attraverso il servizio di home banking, denominato "Servizio by Web" (commissione di incasso per singola operazione 1 euro), oppure telefonicamente grazie al "Servizio by Call" (commissione di incasso per singola operazione 2,58 euro). Il tasso creditore annuo "di Compensazione" viene applicato sui saldi a credito contenuti entro importi pari e non superiori all'importo del debito in linea capitale di volta in volta residuo del "Mutuo Alberto". La ritenuta fiscale è del 27% e il tasso base è dello 0,2% con uno spread, a maggiorazione del parametro di indicizzazione, non superiore al 3,75%. Il tasso effettivo annuo lordo per utilizzi su scoperti di conto è pari al 12,8791%. La scelta esercitata in contratto sulla destinazione degli interessi può essere modificata una sola volta per tutta la durata del mutuo mediante lettera raccomandata da inoltrarsi alla filiale della Banca ove sono intrattenuti i rapporti di conto corrente e di Mutuo Alberto entro 45 giorni antecedenti la chiusura contabile del conto corrente. Tutte le principali operazioni sono gratuite così come le spese di apertura e chiusura.

Il Mutuo Alberto si presenta nella versione a tasso variabile, con un TAN del 6,660% e un TAEG del 6,870% calcolato sulla base dell'Euribor a tre mesi. Il pagamento delle rate può avvenire mensilmente o trimestralmente. I costi d'istruttoria sono calcolati sull'ammontare del finanziamento in un rapporto percentuale dello 0,50% ma, comunque sia, non potranno essere mai inferiori a 200 euro né superiori a 1.000 euro. Le spese di incasso rata ammontano a 2,75 euro mentre, qualora il cliente volesse ottenere una variazione delle condizioni economiche del muto, non previste in sede contrattuale, dovrà sborsare 50 euro. E' prevista anche una commissione per la mancata erogazione del finanziamento, pari allo 0,50% del montante non erogato. Le spese di perizia ammontano a 250 euro a cespite o, nel caso si trattasse di un immobile in costruzione, la prima perizia costerebbe 800 euro e, ad avanzamento lavori, ciascuna perizia successiva 300 euro.

Analisi Mutuo Alberto + Conto Corrente Insieme Soci Giovani

Insieme Soci Giovani è un conto a canone fisso (6 euro con addebito trimestrale), comprensivo delle spese per operazione ed altri servizi, riservato ai Soci del Banco Popolare di Verona e Novara di età compresa tra 18 e 35 anni. Al raggiungimento del 36° anno di età il rapporto di conto corrente verrà mantenuto in essere ma sarà trasformato nella versione standard denominata Insieme Soci, avente caratteristiche e condizioni economiche diverse. Il numero minimo di azioni necessarie per diventare socio della Banca è di 150. Ai servizi del conto Specchio Tuttofare vanno aggiunti: una carta di credito extra Electa, il "Servizio Mobile" per ottenere informazioni gratuite sui mercati finanziari e sui propri rapporti, il "Servizio Trade on Line", il "Servizio Deposito titoli", il "Servizio Cassette di sicurezza" (scontato del 50%), sconti su abbonamenti e riviste edite dalla Mondadori. Il tasso d'interesse, determinato su base trimestrale, è pari all'1% annuo lordo per giacenze fino a 75.000 euro e all'1,75% per importi superiori.

Per quanto concerne Mutuo Alberto non ci sono variazioni rispetto alla versione precedente.

Analisi Mutuo Alberto + Conto Corrente Insieme Soci

Insieme Soci è un conto corrente a canone fisso, comprensivo delle spese per operazione ed altri servizi, riservato ai soci della banca. A differenza del conto Insieme Giovani si potrà richiedere la "Cartasi Oro Insieme Soci" mentre le altre caratteristiche principali sono identiche.

Mutuo Alberto, anche in queto caso, non varia.

Conclusioni

Mutuo Alberto della Banca Popolare di Verona e Novara è un ottimo prodotto, altamente innovativo che, ne siamo certi, assieme al "Mutuo Risparmio di Che Banca!" modificherà radicalmente lo scenario dei mutui in Italia e costringerà la concorrenza ad adeguarsi per non perdere consistenti fette del mercato. L'aumento della concorrenza dovrebbe favorire una riduzione dei tassi d'interesse nonché stimolare l'offerta di nuovi prodotti finanziari e servizi capaci di soddisfare sempre di più le esigenze dei mutuatari. VOTO: 7,5

lunedì 1 giugno 2009

Contratti di leasing standard: definiti i punti cardine per la stesura attraverso un format!

I contratti di leasing, proposti da società specializzate nella locazione finanziaria di beni materiali o immateriali per la quale sia prevista la corresponsione di un corrispettivo da parte del contraente che, a scadenza ha la facoltà di riscattare il bene, saranno redatti in base a dei format messi a punto, congiuntamente, da Assilea (Associazione Italiana Leasing) e dal Consiglio notarile di Milano.

Il fine ultimo di questa iniziativa è quello di fornire alle società di leasing degli strumenti che siano in grado di consentir loro, non soltanto di redigere in maniera più semplice il contratto ma, anche, di fornire alla clientela un accesso più chiaro e comprensibile alle varie sezioni di cui esso è composto.

Sono stati "sfornati" ben quattro contratti tipo che riguardano: 1) l'acquisto di immobili da concedere in leasing; 2) la vendita di immobili già oggetto di leasing; 3) l'acquisto di immobili oggetto di lease back e 4) l'acquisto di terreni su cui edificare immobili da concedere in leasing.

Andando ad analizzare singolarmente ogni tipologia di contratto, notiamo come sia ricca di sezioni, ad esempio, la bozza di clausole da inserire nel contratto di compravendita di un immobile strumentale che sia, per l'appunto, oggetto di locazione finanziaria. Nella fattispecie, oltre al patto contrattuale vero e proprio, notiamo la presenza di ben 15 clausole accessorie dalle quali attingere di volta in volta a seconda dei casi. Le sezioni più interessanti sono senz'altro quelle relative alla "certificazione energetica", agli "obblighi da convenzione", all'opzione per "IVA e Reverse Charge" e quella inerente "l'unità abitativa pertinenziale" (applicabile quando sussiste vincolo di pertinenzialità della porzione abitativa rispetto al fabbricato principale).

Nel modello di contratto di compravendita di un immobile strumentale a seguito dell'esercizio del diritto di riscatto derivante da locazione finanziaria, che consta di 10 sezioni, spiccano la clausola inerente la "regolarità edilizia", e la clausola da far valere in caso di cessione del fabbricato costruito o ristrutturato dalla società di leasing, tramite imprese appaltatrici, per riscatto anticipato dell'utilizzatore entro i primi 4 anni.

Nel contratto di compravendita di un immobile strumentale oggetto di leaseback non notiamo sostanziali differenze rispetto alla prima tipologia esaminata, fatta salva, ovviamente, la natura stessa del contratto di leasing leaseback che, come noto, prevede l'acquisto, da parte della società di leasing, di un bene appartenente ad una persona che subito dopo lo riprende in leasing.

L'ultima bozza di clausole da inserire nel contratto di compravendita di un terreno sul quale verrà edificato un immobile strumentale da concedere in locazione finanziaria, consta di 9 sezioni, tra cui spicca quella relativa agli "obblighi dell'utilizzatore" che, è bene ricordarlo, oltre agli adempimenti burocratici inerenti la progettazione e la messa in opera degli impianti, è tenuto anche a: presentare al "Catasto dei Fabbricati" la denunzia di nuova costruzione; ad ottenere nel minor tempo possibile la certificazione di agibilità; a dotare l'immobile dell'attestato di certificazione energetica, richiesto dalle vigenti disposizioni nazionali e regionali; ed in fine dovrà farsi rilasciare, dal competente comando dei vigili del fuoco, il certificato di prevenzione degli incendi (C.P.I.). Tutta questa documentazion dovrà, in seguito, essere consegnata alla società di leasing che, in ogni caso, sarà sgravata da eventuali sanzioni per l'occupazione dell'immobile prima del rilascio del certificato di agibilità e delle eventuali autorizzazioni connesse all'eventuale attività che verrà svolta al suo interno.

APPROFONDIMENTI

- Cos'è il contratto di leasing?
- Il leasing è ammissibile al cofinanziamento, ma a quali condizioni?

DOWNLOAD UTILI

- Riscatto di fabbricato strumentale da parte dell'utilizzatore - Reverse Charge (PDF)
- La tassazione degli atti nel leasing immobiliare - imposte indirette (PDF)
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